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Racconta a Sorrisi le sue vacanze

A-A-BBRONZATIS­SIMO Carlo Contiracco­nta a Sorrisi le sue vacanze in famiglia (e sempre sotto il sole)

- di Stefania Zizzari

Per quanto sembri impossibil­e, l’abbronzatu­ra di Carlo Conti continua a stupire. È in forma e pronto a partire per le vacanze con la moglie Francesca e il figlio Matteo di 4 anni, nel «buen retiro» di famiglia a Castiglion­cello, in provincia di Livorno. «L’estate ci parcheg

giamo lì» spiega ridendo.

Carlo, non ha neppure iniziato le vacanze ed è così abbronzato…

«Il realtà abbiamo già fatto una settimana in Puglia. Ma abbiamo trovato brutto tempo e ci siamo dedicati a fare i turisti e alle buone cene di pesce».

Quindi lei il sole lo prende anche quando non c’è.

«La verità è che me ne basta poco. E non ho mai avuto la fase del rosso come gli umani: vado direttamen­te dallo scuro allo scurissimo».

Nella sua vita non è mai passato per il rosso?

«No. Neanche da piccolo. E i’ mi’ figliolo è come me. Matteo è già nerino, nonostante la protezione 50».

La prima cosa che le viene in mente se le dico «vacanza»?

«Il sole, il mare, il relax. Il gusto di non fare niente, di non avere alcun impegno».

La sua giornata tipo?

«Adesso ovviamente giocare con Matteo, portarlo a pescare o sempliceme­nte guardarlo mentre si diverte sulla sabbia, o vederlo fare i tuffi, visto che sta fisso nell’acqua. Matteo ha sempre una grande vitalità, ma d’estate si ricarica col sole! Ha ancora più energia, è sempre in movimento. In realtà facciamo anche cose sempliciss­ime, come andare a fare la spesa tutti e tre insieme. Come qualsiasi altra famiglia, niente di particolar­e. Poi certo, quando Matteo si rilassa un attimo ne approfitto anch’io per distenderm­i sul lettino, come facevo un tempo. Che dolci ricordi lontani, le mie dormite al sole…».

Dormite, addirittur­a?

«Certo! Sono campione mondiale di lettino ( ride). Potevo stare anche tutta la giornata addormenta­to sotto il sole, rilassando­mi con quel

bel tepore sulla pelle…».

Tepore? Carlo, ci saranno stati 40 gradi!

«Io non ho mai caldo».

Quindi l’ombrellone per lei è uno sconosciut­o.

«Scherza? Sotto l’ombrellone fa freddo!».

Mai piantato uno?

«Ma sì, per non far bruciare il figliolo… Anche se lui, come dicevo, ha la mia stessa pigmentazi­one della pelle. In Puglia stava le ore con la crema solare a protezione alta nell’acqua, con il retino, a cercare di prendere gamberetti, granchi e pesciolini. E io dietro a guardarlo.. Anche l’altro giorno siamo andati a pescare gli sgombri ed è stato tutta la mattinata in barchetta senza curarsi del sole».

Carlo, tra lei e la pesca c’è una lunga storia d’amore…

«Già. Che però per me non è per forza pescare qualcosa, ma anche solo la possibilit­à di rilassarmi. Se non prendo niente va bene lo stesso».

Anche perché adesso ci pensa suo figlio Matteo, a prendere i pesci.

«È una passione che ha anche Matteo e sto imparando a condivider­la con lui. Lo seguo, gli metto l’amo, l’esca e lo faccio pescare. Lui si diverte, e anche io a guardarlo. Ora comincia a riconoscer­e i pesci. Gli ho insegnato a rilasciare sempre i pesci piccoli e gli ho spiegato come togliere l’amo senza far loro del male, cerco di trasmetter­gli un grande rispetto per il mare. Poi è chiaro che quando prende un pesce più grosso magari ce lo portiamo a casa e lo mangiamo. Ultimament­e ha preso degli sgombri e delle orate a Orbetello. Ha quattro anni ma pesca come un adulto» ( ride).

Che ricordi ha delle sue vacanze da bambino?

«Non vedevo l’ora di andare al mare da mia zia e mio cugino. Quando arrivavo a Livorno c’era mio nonno seduto sulla panchina del viale che mi aspettava per regalarmi la “correntina” ( un tipo di

lenza, ndr), il pezzo di sughero, un piombo e un amo. E quello era per me il regalo più bello dell’anno, perché potevo pescare con quel filo in ma- no tutto il giorno. Prendendo anche solo un ghiozzo o una bavosa».

La sua vacanza più bella?

«Il viaggio di nozze in Polinesia. Ma con Francesca avevamo fatto anche una meraviglio­sa vacanza alle Seychelles. In realtà io non ho mai fatto grandi vacanze nella mia vita perché ho sempre lavorato molto d’estate. Per esempio negli Anni 90, ai tempi di “Aria fresca”, con Giorgio Panariello lavoravamo in Versilia a “La Bussola” e prendevamo una casa in affitto tutta l’estate per unire l’utile al dilettevol­e. Il giorno scrivevamo i testi sulla spiaggia e poi avevamo le serate in giro per la Toscana. Solo negli ultimi anni sono riuscito a realizzare il sogno di lavorare molto d’inverno per poi staccare la spina d’estate. Come si faceva a scuola».

Quest’estate, invece?

«La base è a Castiglion­cello al mare con gli amici di sempre, a iniziare da Leonardo ( Pieraccion­i, ndr) e Claudio ( amico d’infanzia) con la sua bimba Martina. I bambini giocano insieme e noi stiamo in compagnia. E poi faremo una settimana in montagna. Anzi, quattro o cinque giorni. Meglio quattro ( ride). Il tutto con piccole puntate a Roma per delle riunioni per creare il cast di “Tale e quale”».

Poi scatterà la nuova stagione televisiva.

«“Tale e quale show” partirà il 14 settembre e saranno 11 puntate. In giuria è confermati­ssima Loretta Goggi e accanto a lei arriverann­o Giorgio Panariello e Vincenzo Salemme. Il 7 dicembre ci sarà uno speciale con l’Antoniano dedicato al Natale. In primavera, “La Corrida”. E spero che torni, visto il successo, Amadeus con una nuova edizione di “Ora o mai più” ( Conti ha ideato il programma, ndr). Poi seguirò a distanza, ma con affetto, “L’eredità”».

Prevede di fare una staffetta con Flavio Insinna?

«No. Ho fatto una scelta simile a quella di Antonella ( Clerici, che ha lasciato “La

prova del cuoco”, ndr): staccare con l’appuntamen­to quotidiano. Fare meno, dedicarmi alle prime serate. E soprattutt­o alla famiglia».

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CARLO CONTI (57 ANNI)
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