PARLA IL SUO «AGENTE»: «COSÌ LI SCELGO PER IL SET»
Massimo Perla, «papà» di Kumash, è un famoso addestratore di cani, molti dei quali lavorano per il cinema o per la tv (nella foto in basso è con Aki, l’interprete del celebre Rex). Massimo, come si capisce se il proprio cane ha talento per la recitazione? «Non c’è una regola. Dipende dalla richiesta che ci fanno. Una volta mi hanno chiesto perfino un cane a tre zampe!». Ma devono avere caratteristiche particolari, come essere socievoli? «In realtà no. Ogni caratteristica può servire, dipende dal ruolo. Se serve solo un’espressione prendo un cane che abbia uno sguardo particolare. Se invece è necessario che reciti scene più complesse scelgo tra i cani addestrati. Per un film di Laura Morante mi è stato chiesto un cane diffidente che si lasciasse andare solo con lei. Così ho usato il cane della mia compagna, che è più aggressivo. L’ho preparato rendendolo meno diffidente e grazie a cinque incontri con Laura si è creato un rapporto di fiducia tra loro». Come si entra nel mondo del cinema? «Ora in alcune esposizioni fanno i casting ai cani promettendo di farli recitare. Ma quei cani non lavoreranno mai. Perché io prendo un cane di cui mi fido e di cui conosco la storia. Non ci si improvvisa in questo mestiere, se si sbaglia cane si perdono tempo e soldi. E poi i registi si arrabbiano!».