Stregato dalla strega
Purtroppo in casa non ho un camino da accendere e dopo una certa ora nel condominio dove abito abbassano a tal punto i termosifoni che tanto varrebbe aprire le finestre e far finta che sia estate. Per fortuna hanno inventato le coperte di lana e i cani, il mio riscaldamento d’emergenza per guardare la tv senza patire il freddo, al quale sono ipersensibile. Allora immaginatevi la scena: io sdraiato sul divano, la coperta fino al naso, la Zoe (il più peloso fra i tre cani che vivono con me) sdraiata sulla mia pancia, il telecomando da qualche parte (è sempre da qualche parte, ma mai dalla parte in cui lo cerco). E in tv c’è «L’allieva». Lo so, non sono più un ragazzino e quella serie parla ai giovani. Ma a parte il fatto che sotto sotto sono giovane (sotto sotto la coperta e il cane, intendo), io vado matto per le storie dell’anatomopatologa Alessandra Mastronardi e per i suoi dilemmi amorosi: meglio Lino Guanciale o Giorgio Marchesi? O il ragazzo che l’ha lasciata per fare il reporter di guerra? Io tifo per quella faccia da schiaffi di Lino Guanciale, ma il vero problema è che la fiction sta per finire e tra i tanti personaggi che mi mancheranno c’è anche la perfida dottoressa Boschi, la Wally, quella che fa mille dispetti all’allievaMastronardi ma alla fine, come accade alle streghe delle fiabe, perde sempre. La interpreta Giselda Volodi, un’attrice con uno strano nome e una storia bellissima. Che vi racconta Giusy Cascio a pagina 28.