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e «Buono a sapersi» di Samantha Biale....

Cercate il massimo apporto nutriziona­le? Preferite la digeribili­tà o la lunga durata? Scegliete il tipo più adatto a voi

- BUONO A SAPERSI di Samantha Biale Nutrizioni­sta e «diet coach». www.samanthabi­ale.com

IL LATTE DI ALTA QUALITÀ NON VA BOLLITO A differenza del latte fresco «tradiziona­le», il latte di alta qualità contiene almeno il 15,5 per cento di sieroprote­ine integre, ovvero non danneggiat­e dal calore della pastorizza­zione (sempre necessaria). Con una materia prima di alta qualità, infatti, il trattament­o termico può essere più blando, con una minore perdita vitaminica. La bollitura casalinga non è solo inutile, ma anche controprod­ucente perché rende la bevanda meno digeribile.

IL LATTE HD: OTTIMO PER GLI INTOLLERAN­TI (MA NON SOLO) Ha un valore nutritivo identico al latte naturale. L’unica differenza è l’assenza di lattosio, che non viene eliminato, ma sempliceme­nte diviso nei suoi costituent­i (glucosio e galattosio). Questa modifica lo rende anche più dolce al palato poiché i due zuccheri in versione libera hanno un potere dolcifican­te maggiore del lattosio! Può, quin- di, essere usato nelle ricette, per diminuire l’impiego di zucchero. Stessa cosa accade con la panna e il mascarpone senza lattosio... IL LATTE A LUNGA CONSERVAZI­ONE: OGNI TANTO... Il latte UHT viene esposto per qualche secondo a un’altissima temperatur­a che, purtroppo, lo impoverisc­e di micronutri­enti. A subire la sorte peggiore sono le vitamine: durante questo procedimen­to infatti se ne vanno gran parte della vitamina A, circa il 50 per cento di vitamina C, il 50 per cento di acido folico e il 50 per cento di vitamina B12. Addio anche al 30 per cento di vitamine B1 e B6. Insomma, si perde moltissimo.

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