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I libri, i «nomi» di Enzo Caffarelli

In tempi di globalizza­zione (ma in realtà accadeva anche un secolo fa) alcuni nomi di persona vanno di moda ovunque. Certo, Paesi come gli Stati Uniti e quelli anglofoni in generale tendono a influenzar­e più di altri, ma non sono i soli, e anche gli italiani fanno la loro parte. Tra le bambine, i tre grandi nomi del momento sono Sofia, primo anche in Italia dal 2010; Emma, stabilment­e tra i primi 5; e Olivia, che invece da noi si accontenta dell’80° posto. Un nome d’origine greca, uno d’origine germanica e un terzo che pare italiano ma che fu utilizzato (non inventato, come si crede) da Shakespear­e per il femminile di Oliver. Sofia, silente da anni, a fine 900 è «scoppiato» dall’America all’Australia, dal Regno Unito ai Paesi scandinavi e slavi. Emma prevale in Francia, Belgio, Germania e Stati Uniti, Olivia in Australia, Nuova Zelanda, Inghilterr­a e Scozia. Noi stiamo offrendo al mondo Aurora, tra i primi 30 in Canada, tra i 50 negli Stati Uniti e numeroso in Gran Bretagna, Australia, Norvegia e Portogallo. Nella classifica Usa troviamo altri nomi che sono o sembrano italiani: Mia (numero 6), Amelia (8), Aria (20), Nora (28), Luna (37), Stella (42), Bella (50), Gabriella (68), Emilia (74), Arianna (87), Eliana (88), Gianna (91), Valentina (94) e Clara (96). E per il futuro attenti ai nomi in massima ascesa nelle varie nazioni: Adeline (Usa), Thea (Francia), Amber (Nuova Zelanda), Zara (Scozia), Clara (Svezia) e Grace (Irlanda).

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