TV Sorrisi e Canzoni

Aldo Poppins

- av@mondadori.it di Aldo Vitali

Sta per uscire nei cinema il seguito del film che probabilme­nte ho visto più volte in vita mia, «Mary Poppins» (ne parla Giulia Ausani a pagina 38). Da bambino mi ero innamorato di lei e oggi se la vedo in tv sento rinascere l’amore. Che bello avere una tata così! Purtroppo a casa mia era un ruolo non previsto dal bilancio familiare. In compenso, oggi mi ispiro a Mary Poppins quando vengo chiamato a intrattene­re il nipotino. Ma se devo dargli la medicina, altro che «basta un poco di zucchero e la pillola va giù», devo lottare per tenergli aperta la bocca. Se lo porto al parco giochi non c’è verso di incontrare una spazzacami­na carina. E al momento di mettere a posto la sua cameretta, non avendo i superpoter­i per far volare i giocattoli direttamen­te nei cassetti, devo raccoglier­li da terra uno a uno, torturando la mia fragile schiena che poi si lamenterà (anzi, mi lamenterò io). Farlo volteggiar­e in aria? Non se ne parla: l’ombrello magico della tata Disney non è in commercio e se il piccolo pretende di essere tenuto (per ore) in braccio, ecco puntuale un attacco di sciatica. La parola «supercalif­ragilistic­hespiralid­oso», poi, la imparerà chissà quando, visto che dice ancora solo «ma-ma». Finita la «giornata-Mary Poppins» sono un uomo distrutto e sarebbe vano cercare sul mio viso il sorriso ammaliante della supertata. Di una pillola (antidolori­fica) avrei bisogno io. Con un poco di zucchero, naturalmen­te.

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