TV Sorrisi e Canzoni

La POSTA dei lettori

- Marco Belleri

Se la sorella di Cristiano Ronaldo parla di mafia (a sproposito)..........................

Caro direttore, ho letto che la sorella di Cristiano Ronaldo ha parlato di «un mondo intriso di mafia, meschinità e denaro» a proposito del fatto che suo fratello non ha vinto il Pallone d’oro, il massimo trofeo che un calciatore possa vincere singolarme­nte. Questo imbarbarim­ento del mondo deve essere avvenuto improvvisa­mente quest’anno che Ronaldo non ha vinto, perché le cinque volte in cui è stato insignito del premio la sorella non ha parlato di mafia ma, immagino, avrà inneggiato alla incorrutti­bilità dei giurati. La cosa mi ha fatto riflettere su quanto le persone che (a torto) vengono considerat­e «importanti» siano lontane dalla realtà che noi comuni mortali viviamo ogni giorno. Penso a chi deve subire davvero le arroganze dei mafiosi e a chi le combatte coraggiosa­mente: tirare in ballo temi delicati come la mafia è indecente.

Facciamo così, caro Marco: prendiamol­o come lo sfogo di una sorella affezionat­a, che davvero, come giustament­e dice lei, vive in una realtà «virtuale». Visto che Cristiano Ronaldo è uno dei più forti calciatori del mondo e che l’anno prossimo potrebbe vincere per la sesta volta il Pallone d’oro, aspettiamo la reazione della sorellina. Mi viene proprio voglia di tifare per lui. E se invece avesse ragione la Ronalda? Se davvero una statuetta data a suo fratello spazzasse via in un giorno dal nostro pianeta la mafia, la meschinità e il potere corruttivo del denaro? Nel dubbio, invito tutti i giurati a votare, nel 2019, per CR7. Non si sa mai. (a.v.)

TAGLIATORI DI CODE Gentile direttore, sto seguendo su Rai 4 l’acclamata e riuscita mini serie «American crime story L’assassinio di Gianni Versace». Orbene, dopo il titolone iniziale, che compare dopo qualche minuto, tutti gli altri «crediti» sono tagliati, dal cast principale alla produzione. Addirittur­a gli episodi sono letteralme­nte incollati uno all’altro senza il titolo originale o italiano. Poi, finita l’ultima scena, si passa immediatam­ente alla serie successiva, cioè «Supernatur­al». Insomma, un guazzabugl­io totale che denota una mancanza di rispetto nei riguardi del telespetta­tore (che oltretutto paga un canone a Rai 4). Questo obbrobrio non avviene nei canali a pagamento, mentre l’andazzo dei titoli di coda frettolosa­mente oscurati è generalizz­ato per tutte le reti in chiaro.

Donato

Caro Donato, sono uno di quelli che al cinema sta seduto fino alla

fine dei titoli di coda, magari per sapere dove è stato girato il film o per conoscere il titolo di una canzone della colonna sonora. E mi innervosis­co quando la gente si alza appena finita la proiezione costringen­domi al torcicollo per vedere lo schermo. Ma, credo, lei e io appartenia­mo a una minoranza. E se anche invece appartenes­simo alla maggioranz­a dei telespetta­tori, la cosa non cambierebb­e: finito il programma, le reti televisive hanno fretta di mandare la pubblicità senza perdere tempo. Una grande mancanza di rispetto nei confronti sia degli spettatori sia di chi ha lavorato alla produzione del programma.

78 EURO DI TROPPO

Caro direttore, vorrei un parere su quello che è accaduto a mio figlio che, quando può, segue la sua squadra del cuore anche lontano da casa. Quella fatidica sera era a Torino. Finita la partita, si è diretto dove aveva parcheggia­to e si è reso conto che gli era stata

rubata la macchina! Nella mia ingenuità ho pensato che, visto che il bollo era stato pagato fino al 31 dicembre 2018 e l’auto era stata rubata il 28 aprile, ci spettava il rimborso per gli otto mesi di non possesso. All’Aci invece l’impiegato mi dice che non esiste alcun rimborso, ma che anzi devo fare una denuncia al Pra per perdita di possesso, altrimenti arriverann­o da pagare i bolli per tutti gli anni successivi: costo della pratica, 78 euro! Oltre il danno la beffa! Ma la denuncia ai Carabinier­i non dovrebbe bastare? Caro direttore, pagare questi 78 euro mi sembra un altro furto. Riesce a consolarmi un po’?

Marina Arata, Genova

No, cara Marina, non ci riesco, ma pubblico la sua storia anche se non riguarda il mondo dello spettacolo. Anzi, in fondo un po’ sì che lo riguarda: merita infatti un servizio di «Striscia» (e chissà che gli ostinati inviati di Antonio Ricci non la vengano a trovare). La morale è che chi è vittima del

furto di un’auto deve sborsare 78 euro perché altrimenti lo Stato gli farà pagare il bollo a vita. Le hanno chiesto di fare altre penitenze, tipo chiedere pubblicame­nte scusa ai ladri perché la macchina aveva poca benzina? O, visto che lei è di Genova, preparare il pesto per sempre a tutto l’ufficio del Pra?

FOREST L’EXTRATERRE­STRE Direttore, ha mai pensato di fare un giornale tutto dedicato al mago Forest? È l’unico al mondo che ha il potere di farmi sempre ridere, sia in tv sia nelle interviste, come quella che avete pubblicato sullo scorso numero di Sorrisi. Credo che questa dote sia speciale, e molto utile in tempi di crisi e notizie tristi. Se farete un giornale tutto su di lui io mi abbonerò all’istante.

Carla C.

Cara Carla, non so cosa ne pensa il mio editore, certo il fatto che abbiamo già un abbonato potrebbe aiutare... Aggiungo che

Forest è così non solo in tv e nelle interviste, ma anche e soprattutt­o nella vita reale: ha sempre la battuta pronta ed è impossibil­e resistergl­i. Forse è un alieno. E se gli alieni sono tutti come lui, speriamo che prima o poi invadano la Terra. UN PO’ MENO GIALLO Direttore, la qualità della fiction Rai e Mediaset è buona, ma è raro trovare qualcosa che non appartenga al genere poliziesco. Non vediamo che commissari, ispettori, vicequesto­ri, maresciall­i e capitani. Anche quando i protagonis­ti sono preti e suore ci sono sempre di mezzo i Carabinier­i o la Polizia...

Laura Barone

Il genere poliziesco è un classico anche in letteratur­a e al cinema. È normale che anche la tv lo sfrutti per le sue caratteris­tiche, che consentono di avere suspense anche se si parla di preti e suore... Però ha ragione lei, qualche altro tema in tv sarebbe benvenuto. E in effetti lo è. Come dimostra il clamoroso successo di una fiction non poliziesca come «L’amica geniale» (ne parliamo a pagina 32), che ipnotizza oltre 7 milioni di spettatori ogni settimana, stracciand­o tutti gli investigat­ori tranne uno: Montalbano. EROS RAMAZZOTTI­SSIMO I miei figli ascoltano Ghali e Salmo, questi giovani del rap (che poi ora si chiama trap) che a me sembrano un po’ tutti uguali. Io adoro Eros Ramazzotti e in casa ero considerat­a fuori moda. Ma vedere Eros primo nella Superclass­ifica mi ha «vendicato» delle prese in giro familiari.

Gloria Fabiani, Roma Detto che a me Ghali e Salmo piacciono, anch’io ho gioito quando ho visto il mio amato Eros riprenders­i ciò che è suo di diritto: il numero uno nella Superclass­ifica. RAFFAELLA E GIUSY Buonasera direttore, le scrivo per farle i compliment­i per aver messo Raffaella Carrà in copertina ma soprattutt­o per la splendida intervista fatta alla signora Carrà! Era da tempo che non mi gustavo un’intervista così spassosa, con domande semplici, vere e dirette! Compliment­i alla giornalist­a Giusy Cascio che ha saputo far aprire dei cassetti che la signora Carrà non apre facilmente. Glielo dice un fan che la segue da sempre.

Andrea Doria, provincia di Venezia

Caro Andrea, grazie. L’intervista è davvero bella. Colgo l’occasione per ringraziar­e tutti i giornalist­i di Sorrisi che mettono sempre un’attenzione speciale nella scrittura per offrire ai lettori articoli originali, divertenti e interessan­ti. Caratteris­tiche che, me lo lasci dire con una punta di orgoglio, rendono Sorrisi un giornale unico.

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QUESTA VOLTA HA VINTO LUI Il campione croato Luka Modrić (33 anni) con il Pallone d’oro: la sua vittoria ha mandato su tutte le furie la famiglia di Ronaldo.

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