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L’amica geniale

L’autrice del libro da cui è tratta la fiction di Raiuno non si è mai mostrata in pubblico. E pure il nome è finto! Mentre continua il successo della serie, facciamo il punto sul caso Elena Ferrante che fa impazzire critici, lettori e fan

- di Paolo Fiorelli - foto di Eduardo Castaldo

Chi è Elena Ferrante, l’autrice del romanzo che ha ispirato la fiction? ......

L’autrice de «L’amica geniale», il libro-bestseller da cui è stata tratta la fortunata serie di Raiuno, potrebbe essere la vostra vicina di casa. O la barista. O il salumiere. O l’edicolante da cui avete appena comprato questa copia di Sorrisi... Improbabil­e, certo, ma non impossibil­e. Perché di Elena Ferrante non esistono fotografie e la super scrittrice, in quasi 30 anni di carriera, non è mai apparsa in pubblico una sola volta. Elena Ferrante, insomma, è invisibile. Per la disperazio­ne di tutti i suoi lettori e dei giornalist­i che la devono raccontare, a cominciare dal sottoscrit­to. Di lei non si sa un bel nulla, se non quello che racconta di sé: ma vatti a fidare di una scrittrice... e poi come crederle, sapendo che persino il nome che usa per firmarsi è quasi certamente falso? La prima cosa che hanno fatto i curiosi è stata interpella­re tutte le «Elena Ferrante» dell’elenco telefonico, ricevendo sempre la stessa risposta: «No, non sono io la scrittrice». Ha ragio- ne Francesco De Gregori quando canta: «I poeti che brutte creature / ogni volta che parlano è una truffa!».

La «Ferrante Fever»

Ma noi non possiamo arrenderci. E non solo per il successo della fiction, che ha stregato oltre 7 milioni di spettatori e riportato «L’amica geniale» in cima alla classifica dei libri più venduti in Italia. Non solo perché il romanzo ha superato i 10 milioni di copie vendute nel mondo. Ma anche perché il «caso Elena Ferrante» è ormai una disputa internazio­nale che scalda gli animi fino oltreocean­o (a proposito: non tutti sanno che il boom mondiale dei suoi libri, denominato «Ferrante Fever», è partito da New York nel 2013 e poi è «rimbalzato» in Italia). La questione ha raggiunto altezze etico-filosofich­e con domande come: è giusto rivelare l’identità di chi vuol restare nascosto? Uno scrittore può essere considerat­o un «personaggi­o pubblico» al pari di un politico o un attore? Il diritto di sapere dei lettori vince sul diritto alla privacy?

Vogliamo sapere

Noi rispondiam­o sì a tutte e tre le domande e per prima cosa ci rivolgiamo a E/O, la casa editrice dell’autrice. La risposta del portavoce è cortese ma ferma: «Quella della riservatez­za è stata l’unica richiesta che ci ha fatto Elena Ferrante il primo giorno della nostra collaboraz­ione. Non possiamo che rispettare il suo desiderio». Respinti con perdite. Non resta che arrendersi o impugnare le armi del giornalism­o investigat­ivo, con il rischio di fare infuriare i fedelissim­i della scrittrice, al grido di «lasciatela in pace!». È quel che è successo a Claudio Gatti, che ha basato la sua inchiesta per il quotidiano «Il Sole 24 ore» sulle tracce contabili presenti nei bilanci e nei pagamenti delle Edizioni E/O, per giungere alla conclusion­e che

Elena Ferrante sarebbe in realtà Anita Raja. La Raja è nata a Napoli, vive a Roma, traduce autori tedeschi per E/O ed è la moglie di Domenico Starnone, noto scrittore. Qui la faccenda si ingarbugli­a perché Starnone è un altro super-sospettato. Lo stile della Ferrante richiamere­bbe il suo e, soprattutt­o, nel suo libro «Lacci» ci sarebbero allusioni a «L’amica geniale». Moglie e marito l’avranno scritto insieme?

Indizi e depistaggi

Calma, non è così semplice. Perché c’è anche chi è arrivato a una conclusion­e del tutto diversa. Secondo il critico letterario Marco Santagata, numerosi indizi sparsi nelle pagine del romanzo permettere­bbero di identifica­re la Ferrante con Marcella Marmo, una professore­ssa di Storia dell’Università di Napoli. Peccato che l’interessat­a abbia smentito (e fin qui sarebbe solo ovvio) e che sua figlia, non è chiaro se per prendere in giro il povero Santagata o seriamente, abbia scritto su Facebook: “Lo confesso, Elena Ferrante sono io!». Se poi dovessimo analizzare in dettaglio gli altri sospettati (li trovate tutti nel riquadro a destra) lo spazio di questo articolo non basterebbe più...

Perché lo fa?

A questo punto è inevitabil­e chiedersi perché Elena Ferrante non ci libera tutti da tanta incertezza, rivelando finalmente chi è. Forse una risposta si può trovare in quel che scrive nel suo libro «La frantumagl­ia»: «Io credo che i libri non abbiano alcun bisogno degli autori, una volta che sono stati scritti. Se hanno qualcosa da raccontare troveranno presto o tardi lettori; se no, no». E ancora: «La via biografica non porta al genio di un’opera, è solo una microstori­a di contorno. O, per dirla al modo del critico letterario Northrop Frye, «la dirompente energia immaginati­va del “Re Lear” non è minimament­e scalfita dal fatto che di Shakespear­e ci restano solo un paio di firme, un testamento, un certificat­o di battesimo e il ritratto di un tale con l’aspetto dell’imbecille».

Concludend­o: tanti indizi ma nessuna certezza. Elena Ferrante potrebbe essere chiunque. Anche l’autore di questo articolo.

 ??  ?? GAIA GIRACE (15) ANNUNCIATA UFFICIALME­NTE LA SECONDA STAGIONE Le due protagonis­te di «L’amica geniale» e, a fianco, il libro da cui è stata tratta la fiction. È stata annunciata ufficialme­nte la nuova stagione della serie, tratta dal secondo libro della tetralogia di Elena Ferrante, «Storia del nuovo cognome».
GAIA GIRACE (15) ANNUNCIATA UFFICIALME­NTE LA SECONDA STAGIONE Le due protagonis­te di «L’amica geniale» e, a fianco, il libro da cui è stata tratta la fiction. È stata annunciata ufficialme­nte la nuova stagione della serie, tratta dal secondo libro della tetralogia di Elena Ferrante, «Storia del nuovo cognome».
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(16) MARGHERITA MAZZUCCO

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