Non Stop, la culla delle star della risata
Raidue celebra con una puntata speciale la storica trasmissione che ha lanciato Verdone, Troisi e altri grandi comici
La trasmissione che vanta il maggior numero di tentativi di imitazione». Così recitava il sottotitolo di «Non Stop», il programma comico che Raiuno lanciava il 27 ottobre del 1977 (e che andò in onda fino al 1979). Era una battuta, all’epoca, ma la storia ha trasformato quella frase in una verità assoluta. Quel programma, che «Unici» di Raidue celebra il giorno di Natale con una puntata speciale di due ore e mezza intitolata «Non Stop - La stagione dei talenti» (e che Sorrisi vi presenta con le sue foto d’archivio), è stato il padre (e anche la madre) di tutti i programmi comici successivi. «Drive In», «Zelig», «Colorado» e tutta la comicità che si è vista in tv da allora gli deve qualcosa. Il programma mischiava in una sequenza ininterrotta e caotica cabaret, risate e trasgressione, e rompeva tutti gli schemi della televisione italiana dell’epoca, a cominciare dall’assenza di un conduttore. Una fucina di talenti che si sarebbero poi affermati nel cinema, nel cabaret e in tv. La smorfia (il gruppo di Massimo Troisi), I Gatti di vicolo Miracoli, Enrico Beruschi, Marco Messeri, Zuzzurro e Gaspare, i Giancattivi e tanti altri resero il giovedì sera un appuntamento solenne e irrinunciabile, e il programma fu rinnovato per una seconda stagione. Enzo Trapani era il rivoluzionario regista dello show e un giovane Giancarlo Magalli il bravissimo autore, oltre che un eccezionale scopritore di talenti. Firmavano con lui Alberto Testa e Mario Pogliotti, mentre Bruno Voglino era il dirigente Rai che mise in moto la macchina. «Forse siamo pazzi ad andare in onda il giorno di Natale, ma ci è sembrata una cosa nel perfetto spirito dissacratore di “Non Stop”» spiega il regista dello speciale Giorgio Verdelli. «Il no- stro è un racconto in cui non ci siamo limitati a riproporre gli sketch, ma abbiamo voluto far rivivere il clima particolare di quel periodo storico. Anni di piombo, in cui non era facile ridere, ma nei quali l’irruzione di creatività di “Non Stop” fu dirompente». E prosegue:«Dalle interviste con Lello Arena ed Enzo Decaro de La Smorfia, Umberto Smaila, Jerry Calà, Franco Oppini e Nini Salerno de I Gatti di vicolo Miracoli, Enrico Beruschi, Marco Messeri, Carlo Verdone e tanti altri sono emersi aneddoti irresistibili. Come quando Troisi, fermato senza documenti dai carabinieri, mostra il tesserino d’ingresso Rai rilasciato a La Smorfia, finendo così per essere scambiato per il signor La Smorfia. O Beppe Grillo, arruolato come riserva di Beruschi o, ancora, le imperdibili immagini di un semisconosciuto Pino Daniele e di Magalli con i capelli».