MARA MAIONCHI «INTERROGATEMI IN STORIA»
Cos’hai pensato quando ti hanno chiesto di prendere parte a «Italia’s got talent»? «Sono stata felicissima: il programma mi piace e qui sono più libera di esprimere giudizi di pancia, perché non ho la responsabilità di un percorso. Mi godo le performance come fossi nel pubblico». Come ti hanno accolto i «veterani» Bisio e Matano? « Mi hanno detto: “Mara ti adoriamo anche se hai rotto, stai sempre in tv!”. Scherzo, ovviamente: non me lo ricordo, ma io mi sarei detta così». Ballerini, acrobati, musicisti, clown... cosa ti incantava quand’eri bambina? «Ho sempre avuto una passione per il ballo, prima che il mio ginocchio diventasse lui stesso “ballerino”». Quale talento ruberesti ai colleghi in giuria?
«La concentrazione e la forza di volontà di Federica, la professionalità di Claudio e la velocità di Frank: pensavo di essere veloce di battuta ma lui porta la cosa a un livello inafferrabile!». Di chi avevi il poster in camera da ragazza? «Ai miei tempi non si usava». Qual è il talento che hai ammirato di più nella vita?
«Il talento molto “lavorato”, quello di chi ha preso il proprio dono e lo ha plasmato. Che sia Beyoncé o Michelangelo, indistintamente». Il programma tv preferito. «“X Factor”: sono aziendalista! Ma amo anche le belle fiction». Il prossimo show nel quale ti piacerebbe lavorare? «Sempre “X Factor”!». Il tuo talento segreto?
«La storia, con una specifica predilezione per le casate europee, specie quella inglese, e i fatti della Seconda guerra mondiale».