Baglioni, Bisio e Raffaele
Parlano i tre conduttori
Il primo ad arrivare negli studi di Saxa Rubra, dove è stato allestito il set fotografico per la copertina di Sorrisi con i tre conduttori del Festival di Sanremo, è Claudio Bisio. Entra e saluta cordialmente tutti. D’ora in poi il fatto che lui sia stato il primo ad arrivare (e per la verità lo sarà anche per i cambi d’abito successivi) diventa un tormentone: «Lo scriva eh?» si raccomanda ridendo e sorseggiando un caffè decaffeinato. Passano solo cinque minuti e arriva anche Virginia Raffaele. Il tempo di bere un bicchiere d’acqua minerale naturale (poi ti chiedi perché è così in forma...) ed entra anche Claudio Baglioni, il “dirottatore artistico” come si è autodefinito. I tre si salutano calorosamente. E durante gli scatti del nostro fotografo Pigi Cipelli fanno battute, si prendono in giro. Escono dai camerini con gli abiti eleganti, il fotografo indica le posizioni, i tre si sistemano e Bisio si accorge di avere perso un bottone della giacca. Scatta il “mistero del bottone scomparso”: lo cercano tutti ma non si riesce proprio a trovare da nessuna parte. Bisogna aspettare che la costumista gliene procuri un altro. E intanto, giù battute e risate. Alla fine del servizio si rilassano e rispondono alle nostre domande.
Il vostro stato d’animo?
Baglioni: «Buono, con le preoccupazioni del ruolo di primo ufficiale di marina. Sto navigando ancora come in un sottomarino, ma stiamo per andare in emersione».
Virginia: «Un misto di ansia da preparazione e un po’ di agitazione perché a un certo punto non vedi l’ora di iniziare: c’è quella preoccupazione positiva. E c’è una sensazione di contentezza generale: ogni mattina mi stupisco che stia veramente accadendo».
Bisio: «Varia dalla preoccupazione all’eccitazione. Oggi, con la copertina di Sorrisi, vince l’eccitazione».
Virginia, Bisio, cosa vi ha detto Baglioni per convincervi a partecipare a questa avventura?
Virginia: «Me l’ha chiesto in ginocchio. Ma senza anello ( ride). Claudio è un poeta e un ammaliatore dolcissimo che ha trovato un modo giusto per chiedermelo, fingendo tranquillità e ingannandomi così. Sentivo una sensazione positiva dentro di me e io cerco sempre di ascoltare l’istinto».
Bisio: «Ti faccio una proposta che non puoi rifiutare. E infatti…».
La prima cosa che vi siete detti quando vi siete incontrati?
Baglioni: «Ma siamo sicuri? Perché Sanremo fa paura. A tutti. Anzi, più sono veterani, con carriere blasonate, e più c’è la paura di rischiare, di giocarsi tutto».
Virginia: «Io e Bisio tendiamo a scherzare molto, soprattutto quando c’è tensione, quindi abbiamo iniziato tutti e due a fare i buffoni. Abbiamo cercato di rompere il ghiaccio così. Sperando di aver rotto solo il ghiaccio in quella situazione. E nient’altro».
Bisio: «Prima ancora di vederci tutti e tre, ho chiamato Virginia e le ho detto: “Dobbiamo incontrarci”. Ci siamo visti a casa sua ma quel giorno lei non aveva voce. È stata una serata stupenda perché ho parlato solo io… E già in quella prima occasione abbiamo cominciato a buttare giù un elenco di idee: se dovessimo realizzarle tutte dovremmo fare cinque Festival!».
Il timore più grande?
Virginia: «Cadere dalle scale. La scenografia è bellissima. Ora stanno montando anche il montascale per Baglioni. Per noi c’è la scalinata, per lui serve un aiuto. L’anno scorso le scendeva da solo, però ragazzi, è pure passato un anno… ( ride) ».
Bisio: «Vorrei trovare la giusta misura: non fare troppo, né troppo poco. È difficile perché l’entusiasmo è alle stelle e c’è tanto materiale di qualità, ma è il Festival della canzone, non lo show di Virginia, Claudio e Claudio, e quindi trovare la giusta misura è la mia preoccupazione più grande».
Come sono le vostre riunioni?
Baglioni: «Un po’ caotiche, anche perché quando parli con due attori comici finisce tutto a battute e controbattute. Nel mio piccolo poi
AL TIMONE DELLO SHOW Da sinistra,
Claudio Bisio (61), Claudio Baglioni (67) e Virginia Raffaele (38).
Cosa apprezzo degli altri due? Di Bisio la bellezza, di Virginia la comicità!
anch’io mi diletto nei giochi di parole, per cui viene fuori una gran caciara».
Virginia: «La comicità per me è una cosa seria. Dobbiamo trovare un modo perché ognuno di noi faccia risaltare gli altri due. È un bel lavoro, quasi matematico, proprio come una partitura musicale».
Come saranno i vostri ruoli sul palco?
Baglioni: «Io mi dedicherò più alla parte musicale, a una visione di insieme, mentre Virginia e Claudio saranno i padroni di casa, con la loro versatilità, con la capacità di passare dal comico al serio in una idea di show che metteremo su insieme agli ospiti. Sarà un Festival all’insegna dell’intrattenimento e di una corretta leggerezza, cercheremo di toccare tante corde».
Virginia: «Io e Bisio siamo gli aiutanti buffi di Claudio, ognuno con la propria personalità e sfruttando i diversi tipi di complicità tra di noi».
Bisio: «Sono amante del circo e ho proposto a Virginia, che il circo lo conosce bene, il trittico classico. Sono i tre personaggi: l’augusto, il bianco e il direttore. L’augusto è il clown col naso rosso, lo scemo che si fa male e fa ridere, il bianco è il clown con la faccia candida e la lacrima, quello poetico, e il direttore è quello che li mette in riga. Il direttore è Baglioni e io Virginia a turno saremo l’augusto e il bianco».
Cosa apprezzate degli altri due?
Baglioni: «Di Bisio la bellezza e di Virginia la comicità ( ride) ».
Virginia: «Di Bisio il ritmo e la notevole prontezza comica. È empatico e anche un bravissimo attore, sono sicura che ci stupirà sul palco. Di Baglioni una profondità d’animo e una sensibilità stupefacenti, e l’autoironia che ameremo pizzicare».
Bisio: «Di Claudio la cultura alta e bassa, come piace a me. È onnivoro, curioso, ha testa e cuore, che sono due qualità che mi fanno pensare che sia una persona vera a tutto tondo. Di Virginia la bravura, lo dico con affetto e anche un po’ di invidia, la capacità nei dialetti, nelle imitazioni, cose che io non so fare. E la naturalezza con cui riesce in queste cose: il talento vero, insomma».
Siete scaramantici?
Virginia: « Da morire.
Partiamo così… ( tira fuori dal maglione una collanina con tre mani che fanno le corna ndr). Poi porto sempre
Abbiamo così tante idee che se dovessimo realizzarle tutte ci vorrebbero cinque Festival! Come mi ha convinto Baglioni? Me l’ha chiesto in ginocchio. Ma senza anello...
con me il calzino di quando ero piccola e tutte le mie altre cianfrusaglie portafortuna».
Bisio: «Sì, ma non posso svelare riti e portafortuna perché svelarli porta sfortuna ( ride). Diciamo che se succede una cosa, devo farne un’altra per evitare la sfortuna. Per esempio: quando cade un copione devo batterlo tre volte per terra per evitare la malasorte».
Gli attimi prima di salire sul palco cosa fate?
Baglioni: «Sanremo è una situazione a parte: c’è l’intervista, il saluto dal balconcino, il collegamento col telegiornale. Per arrivare al balconcino si passa in mezzo al pubblico, ci sono i saluti, i baci, i selfie…arrivi sul palco e ti chiedi: oddio, dove mi trovo?».
Virginia: «Sono dietro le quinte, tra pochi istanti tocca a me. Il primo pensiero è: “Non ce la farò mai”. Al “Signore e signori…” penso: “Adesso mi prende un infarto e muoio”. “Questa sera per voi…” oddio non è possibile che stia accadendo veramente. “Virginia Raffaele!”. Mi butto, come va va».
Bisio: «Riesco a fare lo stupido fino a un secondo prima di entrare in scena, scherzo con i macchinisti dietro le quinte, forse anche per esorcizzare il momento, chissà».
I commenti di familiari e amici?
Baglioni: «Quando ho deciso di fare il bis mi hanno detto: “Errare è umano, perseverare è diabolico”. Ho risposto: “Errare è umano, perseverare è artistico”».
Virginia: «Ho reso felice mia mamma quando le ho detto: “Mamma, faccio Sanremo”. Anche perché non è che posso dire: “Mamma sono incin- ta, o mamma mi sposo”».
Bisio: «Mia mamma, che è anzianissima e va a letto alle otto e mezza di sera, mi ha detto: “Me lo faccio registrare da tua sorella”».
Fatevi un “in bocca al lupo” prima di cominciare.
Baglioni: «L’in bocca al lupo è sottinteso, io mi raccomando a voi!».
Virginia: «A Bisio direi: “Benvenuto e ricordati di mettere il cappello, che a Sanremo tira vento”. A Baglioni direi: “Tranquillo, terrò a bada il tuo ciuffo anche quest’anno. E grazie per avermi voluta, con tutto il cuore”».
Bisio: «Si vince e si perde insieme. Anzi, cancelliamo il “si perde”: si vince e basta». ■