San Valentino
Lo psicoterapeuta Raffaele Morelli vi spiega le regole dell’amore .................................
Lo sappiamo. Vi capiamo. Non è facile trovare ogni anno una frase straordinariamente romantica da rivolgere all’amato o all’amata per San Valentino! Ecco perché abbiamo deciso di darvi un “aiutino”. E per ispirarvi abbiamo saccheggiato le più belle dichiarazioni d’amore nella storia del cinema e della tv. Leggetele. Meditate. Commuovetevi. E magari, prima di riutilizzarle uguali uguali il 14 febbraio, modificatele un po’: un tocco personale non guasta mai.
Però state anche attenti a non esagerare. Per approfondire l’argomento abbiamo chiesto lumi a un super esperto: Raffaele Morelli, psichiatra e diret- tore di “Riza psicosomatica”, che allo studio del sentimento amoroso ha dedicato il suo libro “Il segreto dell’amore felice” (Mondadori, 11 euro). E le sue indicazioni ci hanno spiazzato: «Va bene la festa, va bene la celebrazione, ma ricordiamoci che il vero amore non vive di parole, ma di mistero» ammonisce l’esperto. Ma come? E le poesie? Le frasi romantiche? Il corteggiamento? «Quella è la celebrazione. La festa, appunto. Tutto teatro, bello quanto volete, ma il cuore pulsante del sentimento amoroso è un altro: è l’attrazione irresistibile per una persona che si vive come “altroda-sé”. Amiamo per superare i nostri limiti e diventare più completi nell’unione con una persona diversa da noi. Lo aveva già capito e scritto Platone nel “Simposio”. Lì si racconta il mito secondo cui in origine gli esseri umani avevano quattro gambe, quattro braccia e entrambi gli organi sessuali. Ma Zeus, irritato dalla loro perfezione, decise di tagliarli in due; e da allora ogni metà deve ritrovare l’altra. Capisce la metafora?».
Capisco, capisco, ma allora tutte le tecniche di conquista che abbiamo disperatamente studiato dal giorno in cui Cupido ci ha infilzato per la prima volta? Le buttiamo via?
«Certo. Cosa le importa di conquistare qualcuno manipolandolo con i trucchi della seduzione? Un bel detto
ebraico dice che in questo preciso momento, da qualche parte del mondo, c’è una persona che sta preparando il pane per te e solo per te. Trovala. Questo è l’amore». E tutti gli sforzi fatti per capire le donne? «Più capisci la tua donna e meno la amerai. È il mistero che ci attrae. Come spiega bene un
altro mito, quello di Eros e Psiche. Lo conosce vero?». Più o meno. Magari un ripassino...
«Eros aveva promesso alla bellissima Psiche di farle vivere travolgenti notti d’amore, ma a un patto: non avrebbe mai dovuto guardarlo in volto. Lei ci sta ed è felice, finché le sorelle non le insinuano il dubbio: “E se fosse un mostro?”. Così decide di illuminare il volto di Eros con una lampada, ma riesce solo a ferirlo con una goccia d’olio bollente. E iniziano i guai. Morale: mai indagare su cosa ci attrae in una persona. Vorrebbe dire addomesticare la passione, toglierle la sua forza selvaggia». E allora cosa ci consiglia di fare? «Cogliete il piacere finché c’è. Accettate anche il pericolo di bruciarvi. Se è vero amore lo riconoscerete perché vi farà sentire migliori, più spontanei. E non temete la paura di perdere l’altro: l’amore è il regno dell’incertezza, cercare garanzie vuol dire imbrigliarlo, imprigionarlo, impoverirlo. E forse perderlo». Non ci resta che augurare uno spericolato San Valentino a tutti i lettori.