E I GIORNALISTI-TIFOSI INSULTANO IL VOLO
Non è stato un bello spettacolo quello al quale abbiamo assistito nella sala stampa dell’Ariston quando è stata svelata la classifica finale. I primi fischi sono partiti una volta annunciata la nona posizione di Achille Lauro, tra i preferiti dai giornalisti. Poi c’è stata un’esultanza scomposta per il settimo posto di Irama. Molti si sono alzati in piedi, inveendo verso il maxischermo dove viene proiettato il Festival quando, con l’annuncio del quarto posto di Loredana Bertè, è stato chiaro che Il Volo era nella rosa dei possibili vincitori. Il video incriminato è su Internet: insulti pesantissimi, gratuiti e pretestuosi, sono stati rivolti ai tre ragazzi del Volo da alcuni addetti ai lavori (applauditi da non pochi colleghi). Così come l’invito ad andare ”in galera” (una citazione di Giorgio Bracardi) e altre espressioni colorite che nascono da un’ingiustificabile goliardia e un tifo che assume toni da sfottò calcistico. Il Volo ha scritto su Facebook: «In 10 anni abbiamo ricevuto molte critiche sulla nostra musica, sul genere che cantiamo, siamo stati accusati di essere arroganti e spocchiosi, ma ci ha dato molto fastidio vedere dei video che testimoniano la cattiveria e la poca umanità da parte di persone che potrebbero essere i nostri genitori o i nostri nonni». I fan del trio hanno chiesto le scuse ufficiali dei giornalisti, come risposta è arrivato un testo condiviso sui social da alcuni di loro. «Ci auguriamo che episodi simili non accadano mai più, le nostre scuse a Il Volo per chi li ha offesi senza etica e motivo» si legge nella nota. Dove però si legge anche: «A parte la Rai, nessuno è autorizzato a filmarci mentre lavoriamo». Per la cronaca, la squadra di Sorrisi in sala stampa, nelle serate precedenti, è stata sbeffeggiata a più riprese per aver cantato e applaudito il brano dei tre ragazzi de Il Volo “Musica che resta”.