La mattatrice di “Ora o mai più” si confessa a Sorrisi
«Da giovane devi cercare la tua strada, da grande devi fare carriera» spiega. «Ora posso fare ciò che amo. Come guardare le serie tv...»
Ha una casa elegante che rispecchia la sua personalità: colori accostati con gusto, ampi divani accoglienti, tappeti. Sugli scaffali colmi di libri spicca un ritratto di Che Guevara messo in una semplice cornicetta, come se fosse un parente. C’è la fedele Ondina, la barboncina nera che abbaia disperata agli estranei. E poi c’è lei, ferma. Inflessibile. Trincerata in un silenzio diffidente che sta per trasformarsi in un’esplosione di vitalità. Ornella Vanoni non si sforza di essere simpatica e proprio per questo è irresistibile. Al giornalista che la intervista, tanto per cominciare, fa una radiografia: se passi l’esame, alla fine lei sorride. Ma prima bisogna faticare (non poco) e dimostrare che le sue canzoni, pezzi di storia della musica leggera, sono state davvero capite. Da “Eternità” a “L’appuntamento”, da “Ma mi” a “Stupidi”. E poi “senza paura” (citando un altro brano memorabile) con la divina Ornella si deve parlare solo del presente.
Signora Vanoni, sta vivendo un momento di grande popolarità. Sono tutti pazzi di lei.
«Dev’essere stato quel mio blitz a Sanremo. Lei che ne dice?».
È stato il picco comico del Festival.
«Un gioco. Ma gli italiani non sanno più ridere. Un po’ hanno ragione, perché non c’è niente da ridere oggi. Si è persa la leggerezza».
«Stai zitta!» urlava a Virginia Raffaele. Le dà fastidio chi parla troppo?
«Vede che non ha capito nulla neanche lei? Ripeto, era un gioco. Mi sono presentata con il vestito rosso
dell’anno improvvisato». prima, non c’era nulla di
ché «Sono non venuta diventi “aggratis”, un’abitudine» purha detto in diretta. Sembrava allergica a ogni forma di copione. «Il patto era che fossi io l’autrice dello sketch. Parola per parola». Il suo bacio con Patty Pravo ha fatto scalpore sui social.
«Oltre che musoni pure bacchettoni? Non era un bacio, era un soffio, labbra contro labbra. Adesso non si può più neanche baciare un’amica sulle labbra? Siamo messi male, eh!». Le lusinghe non le piacciono?
«Dipende da chi me le fa. Quelle superficiali no. Invece se i complimenti arrivano dalle persone che di arte ne capiscono mi interessano». A “Ora o mai più” lei è la maestra che vince di più in gara.
«Non vinco io, vince Paolo Vallesi. Mi sembra che il ragazzo sia bravo e piaccia al pubblico. Non crede?». Il pubblico ama anche le sue baruffe con Toto Cutugno.
«Ma quali baruffe? Lui è irruento. Aiutami, d’accordo, ma non pigiarmi il coso, il pulsante. Fine. La gente ha la smania di vedermi litigare e di litigare su tutto. Perché? Leggerezza, signori! Gli italiani non sanno essere ironici, sono sarcastici». Lei con la sua ironia spiazza spesso Amadeus. «Amadeus è gentile, carino, alle-
gro. le giacche Piace. alla Anche mago quando Zurlì. Ma si mette le ho già No. detto Dica. della Berti?».
«Adoro Orietta. Calma, pacata, intelligente, deliziosa. Per me è una sorgente di allegria. E poi mi porta i biscotti e i tortellini». Lei non cucina?
«Cucinavo. Ora “dirigo” le operazioni ai fornelli. Una volta ho lasciato la polenta sul fuoco e stavo incendiando casa. Fortuna che il vicino ha chiamato i pompieri» ( ride).
La verità è che lei sa come “infuocare” gli animi. Qual è il suo segreto?
«Non è un segreto. Il fascino o si ha o non si ha: è una questione di occhi e di testa, non di spacchi vertiginosi o scollature profonde. E il fascino non diminuisce con l’età. Anzi, aumenta». A una certa età tutto è permesso?
«No, non è che puoi dire proprio tutto quello che ti passa per la testa. Però c’è più libertà, perché da giovane devi capire qual è la tua strada, da grande devi fare carriera, da vecchia sei più libera...». Anche di innamorarsi? «Certo, follemente». Ma chi l’ha amata meglio nella vita?
«C’è chi ama con il silenzio, chi con l’abbraccio. L’importante è amare. E io ho amato, sono stata amata, ho sofferto. L’amore è