L’invasione dei libri

Se di notte mi alzo dal letto nel buio e non sto attento, rischio di venire travolto dalla torre di libri (in precario equilibrio) che ho sul comodino. La mia casa ne è invasa, sono impilati ovunque, solo in frigo non ce ne sono, ma è solo questione di tempo. Ne compro più di quanti riesca a leggerne e per smaltirli dovrei vivere duecento anni (non so se servirebbe: mica smetterei di comprarli e continuerebbero ad accumularsi). Ho poi un ulteriore problema: una memoria ballerina che mi fa credere che quello che ho in mano sia un libro per me del tutto nuovo. Poi scopro che non è così: «Ma quello non l’hai già letto?» mi fa perplessa mia moglie. E la cosa triste è che ha ragione, anche se io non ricordo una riga. Dubbio: se con l’andare del tempo la mia memoria peggiorerà, finirò per leggere sempre lo stesso romanzo? A pagina 31 parliamo di “Io leggo perché”, una bellissima iniziativa che regala tanti libri alle scuole e a cui partecipa la Mondadori, casa editrice di Sorrisi. Abbiamo chiesto ad alcuni personaggi dello spettacolo qual è stato il primo libro che hanno letto e quello che hanno ora sul comodino. A quest’ultima domanda tutti hanno risposto con un solo titolo. O hanno comodini molto piccoli o evitano le torri tremolanti. A loro non serve il cartello che ho messo all’ingresso di casa per avvertire gli ospiti: “Attenzione, caduta libri”.