NON COSÌ IGNOTA
Direttore, nei “Soliti ignoti” una concorrente si è trovata, nel finale, con un montepremi di 172 mila euro. Ma per portare a casa questa montagna di soldi doveva superare l’ultima prova, quella in cui si deve riconoscere il parente di uno degli otto personaggi misteriosi. Al suo ingresso appare evidente anche a un bambino di tre anni la somiglianza con una delle otto identità. Per cui la concorrente, senza nemmeno pensarci due volte, fa l’abbinamento e vince quell’incredibile somma di denaro. Un regalo pagato col nostro canone. C’è da chiedersi quanto deve lavorare una persona che si alza alle 5 del mattino per prendere 1.000 euro al mese, per portare a casa 172 mila euro.
Renato Moscovini
Anche se non sono bravo in matematica, direi che deve lavorare 172 mesi. Ma non so se l’entità di un montepremi (che del resto raramente viene vinto
tutto intero come in questo caso) debba per forza essere rapportato al nostro sudato canone: i giochi televisivi portano tanta pubblicità perché tanta gente li segue. Quindi semmai l’unico problema è quello dell’estrema facilità del gioco finale. Ma io, se devo essere sincero con lei, stavo seguendo l’altra sera il quiz e avevo scelto un altro concorrente come parente della ragazza. In fondo la ringrazio, sa Renato? Mi ha dato del bambino di tre anni!