Bim bum bam, un successo lungo 21 anni
“Bim bum bam” era un contenitore pomeridiano per bambini e ragazzi. Ha avuto un grande successo. Pensate che, trasmesso da Italia 1 e Canale 5, è andato in onda dal 1981 al 2002. Non so dirvi per quale motivo ha concluso il suo ciclo di trasmissioni, ma è evidente che in tutti i canali televisivi, rispetto al passato, non ci sono programmi destinati ai ragazzi. C’è da dire, però, che esistono canali specifici con i cartoni animati per i più piccoli.
Il conduttore che più ricordiamo di “Bim bum bam” è Paolo Bonolis, affiancato dal 1983 al 1985 da Licia Colò, e poi da Manuela Blanchard fino al ‘92. Bonolis aveva anche a che fare con Uan, un pupazzo animato doppiato da Giancarlo Muratori. Questo Uan ha avuto grandissimo successo, tanto è vero che può accadere ancora oggi che adulti, incontrando Paolo Bonolis, gli chiedano: «Che fine ha fatto Uan?». I programmi per ragazzi che andavano in onda sulle reti Mediaset in quegli anni erano curati da Alessandra Valeri Manera. A lei si deve, a mio parere, se la televisione per giovanissimi o per bambini ha avuto “diritto di presenza” nel palinsesto degli adulti. In “Bim bum bam” c’erano anche piccoli mini sceneggiati, tipo “Bobbik”, ispirato a Diabolik, oppure Karlenstein, ispirato a Frankenstein. Negli anni di “Bim bum bam” inoltre furono trasmessi anche molti cartoni animati, come per esempio “Batman”, oppure “Calimero”. È moltissimo il materiale che è stato trasmesso da “Bim bum bam” e questo mi porta di nuovo a chiedermi per quale motivo siano scomparsi dai palinsesti i programmi per i ragazzi. È vero, ci sono quelli per i bambini, ma chissà, forse i ragazzini di sei o sette anni vedrebbero qualcosa di diverso. Oppure no, mi sbaglio ed è stato giusto togliere questa programmazione. Immagino che quanti leggeranno questo articolo, e hanno seguito da giovanissimi “Bim bum bam”, una riflessione la faranno.