TV Sorrisi e Canzoni

L’orologio personale

- di Aldo Vitali av@mondadori.it

Sabato sposteremo indietro di un’ora le lancette dell’orologio per tornare all’ora solare. Potrebbe essere l’ultima volta che lo facciamo, visto che entro l’aprile del 2020 dovremo decidere se continuare con l’ora legale o meno: infatti in un referendum al quale hanno partecipat­o solo gli abitanti del Nord Europa (qui al sud non ci siamo accorti di dover votare) l’84 per cento ha votato contro l’ora legale. Per forza: i nordisti non traggono alcun beneficio da questa meraviglio­sa idea (per loro l’inverno è sempre molto buio e l’estate sempre molto chiara), mentre per noi meridional­i significa giornate più lunghe e luminose. Per me l’ora solare è un dramma, mi intristisc­e un cielo grigio, figuriamoc­i un’ora in più di buio pesto. Comunque l’Europa ha deciso che ogni Paese deciderà cosa fare. Ma io vado oltre: perché non lasciare a ciascuno la libertà di scegliere? Non intendo ciascun Paese, dico proprio ogni singola persona. Io per esempio passerei molte volte al giorno dall’ora legale alla solare (e viceversa). Potrei accumulare le ore legali fino a vivere un sabato di riposo mentre gli altri sono ancora al venerdì. Oppure, se sono in ritardo con il pagamento di una multa, sottrarre ore solari e trovarmi indietro di mesi. Sto giusto provando a sperimenta­re questa “ora elastica”. E infatti adesso per me, a furia di aggiungere ore legali, è il 24 dicembre. Per cui sono felice di essere il primo ad augurarvi Buon Natale!

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