La pasta “alternativa”, per una dieta senza fame
Per dimagrire avete detto addio agli spaghetti? Potete “rimediare” grazie a questi tre suggerimenti (e perdere comunque peso)
Che la pasta sia un killer della dieta è un falso mito, ma volendo ci sono tre alternative, altrettanto gustose ma dalla composizione particolare, che vale la pena provare.
PASTA CON INULINA:
fibre e sazietà, in meno calorie. È una pasta di grano duro caratterizzata dal 15% di fibre (il doppio della pasta integrale) fornite dal grano duro e dall’inulina, una fibra vegetale che rallenta l’assorbimento dei carboidrati. Ha 283 calorie per etto contro le 354 della pasta tradizionale. Risultato? Elevato senso di sazietà e un indice glicemico pari alla metà della pasta comune.
SHIRATAKI:
zero carboidrati e zero glutine. Sono “fettuccine alternative” composte da farina di glucomannano, una radice asiatica contenente una fibra non assorbibile dall’organismo. Una volta arrivati nello stomaco, gli shirataki formano un gel che rallenta lo svuotamento gastrico e produce un senso di sazietà immediato e prolungato. 50 grammi di shirataki secchi diventano un primo piatto abbondante. Apportano solo 15 calorie (più quelle del sugo).
PASTA PROTEICA:
glicemia sotto controllo. È ottenuta con processi di lavorazione particolari che associano al grano proteine di legumi, glutine di frumento e fibre vegetali. Le calorie sono leggermente più basse della pasta tradizionale, ma il profilo nutrizionale è completamente differente: i carboidrati sono limitati al 12-13%, mentre le proteine arrivano al 60%. Questa composizione consente di controllare la glicemia, evitando picchi di insulina, nemica del peso forma.