Megan Montaner
L’attrice lanciata da Il segreto parla a Sorrisi della serie di Canale 5 La caccia - Monteperdido
Torna su Canale 5 con “La caccia“
Sono passati otto anni da quando per la prima volta l’abbiamo vista interpretare la mai dimenticata Pepa in “Il segreto”. E da allora Megan Montaner è rimasta nel cuore di tutti gli italiani. Anche perché quando è protagonista di una fiction (vedi box a lato) riesce sempre a farci emozionare. E siamo sicuri che ci riuscirà anche con “La caccia - Monteperdido”, il thriller psicologico spagnolo ispirato al bestseller di Agustín Martínez che vedremo in prima serata su Canale 5 a partire da domenica 10 novembre. La Montaner presta il volto al sergente Sara Campos, un’agente dell’Unità centrale operativa della Guardia Civil che viene convocata a Madrid per indagare su un caso particolarmente delicato. Cinque anni prima infatti due studentesse, Ana e Lucia, scompaiono nel nulla. Le due rientravano a casa da scuola, nella vallata di Monteperdido, nei Pirenei. Ora Ana viene ritrovata incosciente e con un trauma cranico. Ma che fine ha fatto Lucia? E cosa è successo in questi cinque anni alle due ragazzine? Un mistero che metterà a dura prova il sergente Campos, come racconta la stessa Montaner: «Sara si occupa di persone scomparse. È una donna ermetica, problematica e ossessionata dai casi che deve risolvere. Nonostante sia molto giovane, ha una grande esperienza in materia di abusi sui minori, ma questa indagine la coinvolgerà molto perché le farà rivivere delle esperienze traumatiche che le hanno segnato l’infanzia».
In Italia siamo abituati a vederla come un’eroina romantica. Le piace, invece, interpretare un personaggio così differente in una storia che di rosa ha ben poco?
«È stato bellissimo! Questo ruolo per me è stato una vera e propria sfida perché avevo paura di non essere all’altezza. Tuttavia avevo molta voglia di met
termi alla prova con qualcosa di diverso dal solito. Mi sono impegnata tantissimo anche fisicamente, perché si tratta di un personaggio molto forte e con una personalità pazzesca. Per fortuna grazie all’aiuto dei registi Salvador García Ruiz e Álvaro Ron sono riuscita a rendere giustizia a Sara: il verdetto sarà tra poco nelle mani dei telespettatori italiani. Spero di piacervi».
Ha seguito una preparazione particolare?
«Assolutamente sì, mi sono dovuta allenare molto, come un poliziotto vero. In particolare per le scene d’azione. Non è per niente facile imparare a “rotolare” per terra (ride)».
Si è ispirata a qualcuno in particolare per interpretare Sara?
«Sono partita dal romanzo di Agustín Martínez. L’ho letto una prima volta per fare il provino. Poi, dopo essere stata scelta, l’ho studiato attentamente. Infine prima di girare, ho riletto 45 volte la sceneggiatura. Ero letteralmente ipnotizzata dal personaggio».
Quanto siete rimasti fedeli all’originale?
«L’ispirazione c’è stata, ma poi i registi hanno fatto un adattamento e le mie emozioni erano reali».
Qual è l’aspetto più originale della serie?
«Sicuramente le dinamiche tra i vari personaggi e le location scelte: paesaggi pazzeschi. La serie è stata girata in luoghi straordinari, tra cui la regione di Ribagorza, nei Pirenei aragonesi. Lo stesso Agustín ne è stato ispirato per scrivere la storia».
Ci lascia assicurandoci dei colpi di scena. E magari anche una storia d’amore...
«Non voglio anticiparvi nulla, altrimenti vi rovino la sorpresa. Dovrete guardare la tv (sorride)». ■