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Luca Sardella

LUCA SARDELLA ci suggerisce come godersi al meglio la stagione dai colori più romantici... in sette tappe (e un brindisi finale)

- Di Paolo Fiorelli

Ci guida tra le meraviglie dell’autunno

Non si può far passare l’autunno senza aver ammirato tutte le sue meraviglie. Parola di Luca Sardella, che consiglia anche ai nostri lettori tre “posti del cuore” dove farlo. «Al Nord, sui colli che circondano Asiago; al Centro, sulla Maiella, in Abruzzo; al Sud, nel Gargano, per una “scorpaccia­ta” di violette e ciclamini spontanei» dice il conduttore. «Ma ogni luogo è ricco di natura. Potrete assaporare così la bellezza dell’autunno. Basta una passeggiat­a insieme a me. In sette tappe».

Prima tappa

«Consiglio di partire presto, all’alba, per godere al meglio la brillantez­za dei colori autunnali. La luce inclinata del sole vi permetterà di ammirare sia il gioco dei raggi tra le foglie (quando l’avete di fronte) sia le sfumature che dona ai pendii (quando l’avete alle spalle). Con il sole alto il paesaggio è sempre bello, ma più uniforme».

Seconda tappa

«Ora avvicinate­vi alle foglie e assaporate la sinfonia di colori che le decorano e le rendono ognuna diversa dall’altra: è quello che gli inglesi chiamano “foliage”. A proposito: molti pensano che il rosso e il giallo siano i primi segni della marcitura della foglia. Niente di più sbagliato! In realtà sono le antocianin­e, gli stessi pigmenti che colorano la frutta e che sulle foglie sono presenti tutto l’anno, ma in estate vengono coperti dal verde della clorofilla».

Terza tappa

«Ogni pianta ha la sua tonalità e un esperto le sa riconoscer­e anche da lontano. La mia preferita in questa stagione è il castagno, con quelle splendide tonalità arancioni che tendono al bruno. Per non parlare della raccolta di castagne che potrete fare, ideali per darci l’energia che ci serve a combattere gli acciacchi autunnali (ma sono molto caloriche). Inoltre hanno un effetto antidepres­sivo e aiutano la concentraz­ione. I loro ricci invece sono perfetti da ardere nel camino».

Quarta tappa

«Chi non si rassegna alla perdita di gerani, rose, begonie... può consolarsi: anche l’autunno offre belle fioriture. Basta andare nei posti giusti per ammirare distese

di viole e ciclamini, crochi e corbezzoli, erica e solanum, ellebori e... cavoli! Sì, i cavoli ornamental­i sono perfetti per rallegrare parchi e giardini».

Quinta tappa

«A questo punto però devo farvi una raccomanda­zione: non staccate rami, fiori o foglie. Per le piante è un vero shock che le costringe a usare le già declinanti energie dell’autunno per riparare la ferita. Un vero amante della natura le foglie le accarezza, non le strappa!».

Sesta tappa

«Dopo il castagno un altro principe dell’autunno è il noce, con le sue sfumature gialle e arancioni. La raccolta delle noci è un’altra delizia di questa stagione. Ricordate, però, che non vanno staccate dai rami ma raccolte da terra. Liberatele dalla parte esterna (il mallo) che deve essere già ricca di fenditure, e non lavatele perché si rischia la formazione di muffa. Semmai sfregatele per togliere terra e polvere. Meglio indossare i guanti, però, per non far annerire le mani!».

Settima tappa

«Da quanto state camminando? Spero almeno da mezz’ora... Se volete fare del bene anche alla vostra salute, vi consiglio di tenere un passo abbastanzz­a veloce, circa 100 passi al minuto, respirando profondame­nte col naso l’aria umida del bosco che è un vero toccasana per i nostri polmoni. Portatevi dietro una bottiglia d’acqua e bevete spesso, a piccoli sorsi, per essere sempre idratati. L’ideale sarebbe fare una passeggiat­a come questa due volte alla settimana».

E all’arrivo...

«Una volta a casa, potete ristorarvi dalla fatica e completare il vostro viaggio nel benessere con un altro dono che la natura ci fa in autunno: l’uva! Lo sapevate che già i greci e i romani si curavano con l’ampelotera­pia, una dieta basata completame­nte su questo frutto? L’uva, soprattutt­o quella rossa, contiene polifenoli e in particolar­e il resveratro­lo, sostanze che combattono i radicali liberi, quelle molecole che danneggian­o i tessuti e il Dna delle cellule. Inoltre l’uva aiuta a purificare l’intestino e il fegato. Ricordatev­i però che è zuccherina, quindi controindi­cata nelle diete ipocaloric­he o se soffrite di diabete. E poi magari continuate il vostro giro al tramonto tra i vigneti: anche loro in autunno sono una vera sinfonia di colori!». ■

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