Rivombrosa vista da me
Avete visto quanto è bella Vittoria Puccini sulla nostra copertina? E quanto è brava? Io, modestamente, posso dire di aver lavorato con lei. L’ho conosciuta nel 2004, sul set di “Elisa di Rivombrosa 2”, il seguito della fiction che l’ha lanciata. Non ero lì come giornalista, ma come attore (lo dimostra la foto qui sopra): ottenni la scrittura per la mia capacità recitativa, sì, poi forse... anche perché lavoravo a Sorrisi. Sognavo la parte del grande amore di Elisa, interpretato da Alessandro Preziosi, ma per un... malinteso la regista Cinzia TH Torrini mi affidò il ruolo di un nobile napoletano che aveva due compiti: non spiccicare parola per tutta la puntata e non incontrare mai Elisa. Vittoria la incontrai lo stesso sul set, senza girare scene insieme ma parlando amabilmente tra colleghi. Quando venne il mio momento, o meglio il momento del nobile napoletano, mi feci notare per l’abilità con cui giocavo a dadi (la scena era ambientata in una sala da gioco): interpretai la parte così bene che la regista, incantata dalla mia bravura, volle farmela ripetere più e più volte. E per non ingelosire gli altri attori scuoteva la testa e diceva con aria distratta: «Rifacciamone un’altra, va’». Dopo quell’esperienza decisi di di ritirarmi dalle scene, proprio come Mina (di cui parliamo a pagina 40). Sono certo che Vittoria non girò la terza stagione di “Elisa” perché non vide il mio nome nel cast.