Trottolino amoroso al Senato
Caro direttore, ho visto che Amedeo Minghi è stato ospite a Palazzo Madama e ha cantato “Trottolino amoroso” nell’aula del Senato. Non le sembra che i nostri senatori, che ci rappresentano in Parlamento, abbiano cose più urgenti da fare che ascoltare un pur bravo cantautore e musicista?
Eugenio Fanini, Chieti
Intanto, due precisazioni, caro Eugenio: la prima è che la canzone si intitola “Vattene amore”. E non lo dico per farle le pulci, ma per evitare una valanga di lettere di protesta dei lettori, che non ci perdonano le inesattezze (per carità, hanno ragione). La seconda è che Minghi si è esibito durante la consueta apertura mensile al pubblico dell’aula del Senato. Non ha interrotto i lavori e i nostri parlamentari semmai perdono tempo quando litigano, non nei tre minuti in cui ascoltano una canzone. E già che ci sono voglio dire che non capisco perché molti prendono in giro “Trottolino amoroso” (volevo dire “Vattene amore”). La considero una canzone bellissima, con una melodia dolce e parole romantiche e vere: gli innamorati si chiamano in modo spesso buffo e, sì, anche... ridicolo. Mi dispiace per chi non si è mai sentito dare del “trottolino amoroso” (o qualcosa di simile). L’autore poi è Pasquale Panella, un fenomeno che ha scritto tra l’altro i testi del musical dei record di Riccardo Cocciante “Notre Dame de Paris” e degli ultimi cinque dischi di Lucio Battisti. Che per me sono capolavori, degni dei dischi con Mogol. Ma so che scatenerò un vespaio con questa affermazione. (a.v.)