TV Sorrisi e Canzoni

Gigi D’Alessio

Da cantautore a showman ...

- di Stefania Zizzari foto di Cosimo Buccolieri

Signore e signori… ladies and gentlemen… lo showman Gigi D’Alessio! Gigi, le piace questa presentazi­one? Ormai è stato consacrato showman dal successo del programma “20 anni che siamo italiani”.

«Sì, ‘o sciomèn…(ride). Io e Vanessa ci stiamo divertendo, e quando hai la partner giusta diventa tutto più facile e naturale».

Quindi cantante, anzi cantautore, non basta più a definirla?

«Ma no. Alla fine sto facendo una cosa vicina al mio mestiere perché i cantanti salgono sul palco, hanno il contatto con la gente. Non è che ho inventato l’acqua calda. È come se ora tornasse il conto di tutti gli anni di concerti: è l’esperienza che ho acquisito».

La cosa più difficile quale è stata?

«Ci deve essere l’emozione ma non la paura. E l’emozio

ne deve trasparire, la gente la deve vedere. Guai se non ti emozioni: allora vuol dire che stai a fatica’ dint‘a fabbrica».

C’è qualcosa a cui è stato attento?

«A non recitare mai, a essere me stesso. La gag dei verbi della prima puntata mica era scritta. Quando ho visto che Vanessa si era incartata mi sono buttato e abbiamo fatto cinque minuti di television­e da morire dal ridere. A Vanessa ho detto: “Tu su di me puoi contare per tutto ma non mi domandare i verbi”. Ed era la verità».

Era emozionato prima del debutto? Cosa fa prima di entrare in studio?

«Il segno della croce. E prima faccio il giro per confor

tare tutti. È arrivata Fiorella Mannoia: “Ma non sei agitato?”. L’emozione ce l’ho, ma devo rassicurar­e gli altri».

Sono arrivati messaggi?

«Sto ancora rispondend­o a quelli di venerdì scorso, su WhatsApp ce n’erano 542. E poi le telefonate: si sono fatti vivi tutti. Giuliano Sangiorgi, Antonella Clerici... Vasco ha detto: “Gigi è troppo forte, è il numero uno!”».

Come avete commentato con Vanessa?

«Il giorno dopo quando sono usciti gli ascolti l’ho chiamata per compliment­armi. Era al supermerca­to a fare la spesa... la sua forza è questa: la normalità».

Cosa le regalerebb­e per Natale?

«Un viaggio a lei e alla sua famiglia perché so che cosa significa stare tanto lontano dai figli e dal marito».

Tornando al titolo del suo programma, prima di 20 anni fa (un po’ prima) che bambino era?

«Sono sempre stato uno “scugnizzo signore”».

Cosa intende?

«Giocavo a pallone, facevo quello che facevano gli altri bambini, però ero ubbidiente con mia mamma e parecchio sveglio».

Era un bambino prodigio con la musica.

«Sì. A 4 anni ho cominciato a suonare la fisarmonic­a ma era più grande di me. A 6 i miei l’hanno venduta e mi hanno regalato una tastiera. A 10 anni andavo già a suonare il piano nelle feste private, matrimoni, comunioni, battesimi. Avevo una piccola orchestra e gli altri erano tutti molto più grandi di me. Infatti mi chiamavano Topolino».

Perché?

«Perché pensavano che fossi “corto”, piccolo di statura, perché arrivavo a malapena alla tastiera. In realtà ero piccolo sì ma di età, non di statura (ride)».

Cosa ricorda di quel periodo?

«Gli altri musicisti venivano a casa a prendermi, davano il documento a mio padre e si caricavano la tastiera che io non riuscivo a portare perché era troppo pesante per me».

Perché i documenti?

«Perché ero un bambino e mio padre voleva sapere dove andavo a suonare e con chi. Se suonavamo in un ristorante spesso i miei genitori si prendevano un tavolo per i fatti loro e venivano a vedermi. Anche se non c’entravano niente con gli invitati della cerimonia».

Ed erano contenti?

«Sì, ma quando avevo 11 anni e andavo al Conservato­rio, venne una troupe della Rai e mi scelsero per interpreta­re Giuseppe Verdi da giovane in uno sceneggiat­o. Solo che mia madre si spaventò e non mi mandò. Successe un finimondo, vennero a casa nostra dei dirigenti della Rai per convincere mia mamma ma lei fu irremovibi­le: “Quello è piccolo, non lo posso mandare in giro per l’Italia. Ha la scuola!”».

E la sua carriera di attore finì sul nascere…

«Visti i risultati dei miei tentativi di recitare... è andata bene così (ride)».

E a scuola era bravo?

«Io ho frequentat­o fino alla terza media, poi ho continuato a fare solo musica perché dovevo studiare piano otto ore al giorno. Ma a scuola sono sempre stato bravo».

Le materie preferite?

«Matematica e geografia, La matematica è legata alla musica, e anche la geografia perché mi dicevo: “Un giorno dovrò girare il mondo con la mia musica”».

E così è stato.

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D’ALESSIO (52) GIGI
 ??  ?? BAMBINO PRODIGIO A sinistra, Gigi D’Alessio oggi. È da poco uscito il suo nuovo disco “Noi due”. A destra, Gigi a 8 anni e, a fianco, alla tastiera a 14 anni.
BAMBINO PRODIGIO A sinistra, Gigi D’Alessio oggi. È da poco uscito il suo nuovo disco “Noi due”. A destra, Gigi a 8 anni e, a fianco, alla tastiera a 14 anni.
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 ??  ?? LA NUOVA COPPIA Vanessa Incontrada (41) e Gigi D’Alessio durante il programma.
LA NUOVA COPPIA Vanessa Incontrada (41) e Gigi D’Alessio durante il programma.

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