Ognuno è perfetto
Parlano i ragazzi protagonisti della nuova fiction di Raiuno
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G «uarda che sono Down, mica scemo». Così ha risposto sul set Gabriele a Edoardo Leo dopo che gli aveva ripetuto dieci volte la stessa cosa. Edoardo Leo racconta sorridendo chi è Gabriele Di Bello, suo compagno di avventura nella serie tv “Ognuno è perfetto”. Nella storia sono padre e figlio. «Interpreto Ivan, il papà di Rick, un ragazzo con la sindrome di Down». Per una serie di circostanze i due si ritrovano a fare un lungo viaggio insieme. «All’inizio Ivan pensa che il figlio abbia un mare di problemi e ha un atteggiamento assistenziale nei suoi confronti. Poi scoprirà invece che Rick è più sveglio di quello che lui pensa e si ritroverà a imparare tante cose dall’energia e dalla forza di questo ragazzino». Rick lavora nel reparto impacchettamento di una cioccolateria diretta da Miriam, interpretata da Cristiana Capotondi. «Miriam» spiega l’attrice «ha deciso di dedicare l’attività del packaging alla creatività di un gruppo di ragazzi con la sindrome di Down. È una cosa alla quale lei tiene molto, perché questi ragazzi sono uno per l’altro un sostegno ma anche uno stimolo alla conquista dell’autonomia. In questa serie l’uso dello stereotipo non è previsto, si parla di esseri umani con capacità differenti, ma mossi dalla stessa motivazione di tutti: trovare l’amore ed essere felici». La serie, coprodotta da Rai Fiction e Viola Film, è stata girata a Torino, a Belgrado, in Serbia, in Croazia e in Albania, ed è stata diretta da Giacomo Campiotti. «Ci sono progetti che scegli per motivi professionali» spiega Edoardo Leo «poi ci sono quelli che scegli per te come uomo. Io ho fatto questa serie perché sapevo che avrebbe avuto un impatto sulla mia vita e così è stato: ho degli amici in più e ho imparato tanto. E alla fine di questa avventura mi sono detto: “Non sono loro che hanno un cromosoma in più, sono io che ho un cromosoma in meno”». ■