Integratori, quando darli
Luso degli integratori per animali è sempre più diffuso. Lo conferma anche Marco Melosi, presidente di Anmvi (Associazione nazionale medici veterinari italiani): «L’offerta è aumentata anche perché, essendo farmaci da banco, non solo possono essere pubblicizzati ma anche acquistati senza ricetta, al contrario di quelli cosiddetti “etici”, sia per animali che per uso umano».
Alimenti, non farmaci
Ormai ce ne sono di tutti i tipi: per la crescita, per sviluppare le cartilagini, per migliorare la funzionalità renale ed epatica, per la cute e gli integratori vitaminici. Insomma, per ogni organo c’è tutta una gamma di prodotti. «Gli integratori in realtà sono da considerare alimenti, non farmaci. La dicitura esatta in etichetta è “mangime complementare dietetico”. Questo significa che non possono essere spacciati come curativi».
Quando servono
Se cani e gatti hanno una dieta equilibrata non hanno bisogno di integratori perché gli alimenti in vendita sono già bilanciati. «Servono invece per casi specifici, come aiutare l’organismo in situazioni di particolare sofferenza (per patologie renali, nervose o gastroenteriche). Sono utili come supporto per lo sviluppo della cartilagine nei primi mesi di vita dei cuccioli o nel caso di carenze vitaminiche dovute a una patologia. In sintesi: gli integratori in alcune situazioni possono essere utili, e comunque non fanno male. In ogni caso consiglio di non affidarsi al “fai da te” e di farseli prescrivere dal veterinario».