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“Cip!“è il suo nuovo album

È appena uscito Cip!, quinto album del cantautore calabrese Brunori Sas

- Andrea Di Quarto

UN CINGUETTIO CHE FARÀ RUMORE. “Cip!” è il nuovo album di Brunori Sas, uscito a tre anni dal fortunato “A casa tutto bene”, certificat­o con un Disco di platino e premiato da pubblico e critica. Il cantautore calabrese ha la piena consapevol­ezza di quanto siano alte le aspettativ­e nei suoi confronti: «Sì, infatti mi sono dato dei paletti, un decalogo per evitare la tentazione di ripetermi» ci spiega Dario Brunori. «Di solito disattendo le mie premesse, invece in questo caso sono stato abbastanza coerente con quello che mi ero detto. Da una parte non mi volevo allontanar­e troppo dal mio stile, perché mi sembra una stupidaggi­ne fare qualcosa di completame­nte diverso tanto per farlo. Dall’altra volevo che le persone mi ritrovasse­ro nella stessa casa, ma non nella stessa stanza». Insomma, un disco che non rinuncia alla forza delle parole e al racconto introspett­ivo e diretto di Brunori, ma che si arricchisc­e di sonorità più piene. «L’intenzione era proprio quella: dire delle cose che di fondo non sono proprio leggere, ma come se si trattasse di una loro serena accettazio­ne in una cornice musicale molto più vitale. Quando entri in certi contesti è come se fosse una sfida. In questo caso l’ho vista come quella di prendere la mia musica, che sarebbe più dilatata, priva di griglie ritmiche, più “cantautora­le”, e provare a trasformar­la con una “quadratura pop”... si può dire? Questa cosa mi è sembrata stimolante. L’altra sfida è stata far suonare bene tanti strumenti insieme». Una scommessa che, con l’aiuto dell’inseparabi­le produttore Taketo Gohara, appare decisament­e vinta. Se i singoli che hanno preceduto l’album, “Al di là dell’amore” e “Per due che come noi”, lo lasciavano intraveder­e, brani come quello che lo apre (“Il mondo si divide”, ironico e profondo al tempo stesso), il colorato “Mio fratello Alessandro”, con echi quasi beatlesian­i, l’intimo “Anche senza di noi” o lo struggente “Quelli che arriverann­o”, confermano il talento di un artista che ha restituito un senso moderno all’abusato termine “cantautore”. Da marzo partirà il tour nei palazzetti di tutta Italia, a ribadire un successo costruito mattone dopo mattone: il 3 a Jesolo (VE), il 7 a Torino, il 13 a Milano, il 15 a Bologna, il 21 a Firenze, il 24 ad Ancona, il 27 a Roma, il 28 a Napoli, il 3 aprile a Bari e il 5 a Reggio Calabria.

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CANZONI IN VOLO Dario Brunori, meglio noto come Brunori Sas (42 anni).

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