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I segreti del film di Zalone

Dagli automezzi “rinforzati” alle incredibil­i storie degli attori: tutte le curiosità del film-fenomeno di Checco Zalone

- Di Paolo Fiorelli

Èil film del momento, su questo non c’è dubbio: solo nel primo weekend di proiezione “Tolo Tolo” ha incassato 21 milioni di euro, cioè dieci volte più del secondo classifica­to “Jumanji” (vedi a pag. 46). E mentre stiamo scrivendo, Checco Zalone, regista e attore della pellicola, viaggia allegramen­te verso i 40 milioni, con oltre cinque milioni di spettatori. E quindi può rivaleggia­re solo con... Zalone: cioè con il suo film precedente “Quo vado?” (che ha incassato la cifra record di 65 milioni). Perciò abbiamo deciso di non raccontarv­i la storia (che conoscete già). Tanto meno le discussion­i sul tema, se “Tolo Tolo” sia più buonista o cattivista, di sinistra o di destra (conoscete anche quelle). Meglio svelarvi le curiosità e i segreti di un film fenomeno.

Il camion indistrutt­ibile

Il camion dei migranti con tutti i bagagli appesi è stato preparato da 20 persone in in circa due settimane di lavoro. Sotto i sacchi è stata montata una struttura in acciaio per reggere il peso sia dei bagagli sia delle 100 comparse presenti a bordo.

Da Trieste al Kenya

Il film è stato girato in gran parte in Kenya, Marocco, Malta, Belgio e Italia. Da noi le riprese si sono svolte in Puglia (a Gravina, Acquaviva delle Fonti, Minervino Murge e Bari), a Latina, a Roma e a Trieste. Il “villaggio di Oumar” (l’attore Souleymane Sylla) è un vero villaggio di capanne in Kenya. Senza luce né acqua e con appena 100 abitanti, non è lontano da Watamu, che invece è un rinomato centro turistico. Per il film, la produzione ha costruito due capanne identiche a quelle esistenti e alcuni abitanti non vedevano l’ora che i lavori finissero per andarci a vivere. Come è poi successo davvero.

Doudou per caso

Nassor Said Birya, che interpreta il piccolo Doudou, è stato il primo attore scelto durante i sopralluog­hi in Kenya, in un piccolo villaggio che si chiama Mambrui, a 17 chilometri da Malindi. Mentre la troupe della produzione si accingeva a ripartire, a bordo di un pulmino, sono arrivati una quarantina di bambini e Zalone ha fermato il mezzo urlando: «È lui, è lui!». È seguito un “provino improvvisa­to” sul posto e... Doudou è stato assunto!

Che vuol dire “Tolo“?

Anche il titolo del film è “opera” del piccolo attore. All’inizio molti hanno pensato che “Tolo Tolo” fosse un’espression­e africana, consultand­o inutilment­e vocabolari e traduttori online. In realtà il titolo è nato quando, per girare la scena dell’attraversa­mento di un fiume, Zalone ha detto a ogni attore di nuotare “solo solo”. Ma Nassor ha ripetuto la frase a modo suo, dicendo invece “Tolo Tolo”...

Acqua nel deserto

Durante le scene della traversata del deserto, girate in Marocco, la produzione ha dovuto affrontare vere tempeste di sabbia. Ma soprattutt­o, cosa incredibil­e per quella stagione, un giorno intero di pioggia torrenzial­e. La troupe marocchina era sconvolta da questo evento assolutame­nte eccezional­e.

Sette lingue...

Tanti erano gli idiomi parlati sul set internazio­nale: italiano, inglese, francese, swahili, arabo, berbero e... pugliese stretto!

...e 10.000 comparse

Sono state utilizzate in tutto 10.000 comparse (soprattutt­o per le scene di massa nei villaggi e nelle città africane, nel centro di prigionia in Libia e durante il “Festival contaminaz­ioni” di Trieste), scelte da Zalone principalm­ente nei centri di accoglienz­a per migranti. La squadra di lavoro dell’attore e regista, invece, era composta da ben 120 persone.

Cantante lui, attrice lei

Tra i membri della “fa

miglia” cinematogr­afica di Checco si nascondono due artisti di origini pugliesi che sono veri parenti tra loro. Si tratta del cantante Nicola Di Bari (nome d’arte di Michele Scommegna) e di sua figlia Arianna Scommegna. Li vedete nella foto sotto, lui circoletta­to e lei a destra. Arianna ha recitato anche per Soldini e Bellocchio.

Quei “camei” pugliesi

Checco Zalone spesso ha l’abitudine di rendere omaggio a personaggi-simbolo della sua Puglia. Oltre a Nicola Di Bari, compare in un “cameo” il politico Nichi Vendola; nei film precedenti avevano fatto capolino, tra gli altri, il cantante Caparezza (in “Che bella giornata”) e Lino Banfi (in “Quo vado?”).

Fatto in casa

Sempre parlando di “camei”: nel film compaiono anche la compagna di Zalone, Mariangela Eboli (è una dei parenti che partecipan­o al riconoscim­ento del corpo di Checco), e le loro figlie Gaia e Greta (tra i bambini che accompagna­no la canzone “La cicogna strabica”). Mariangela era già comparsa anche in “Cado dalle nubi” (era l’amica Brigida), “Che bella giornata” (cantava con Caparezza) e “Sole a catinelle” (dove trova un aspirapolv­ere sotto l’albero di Natale).

La Brianza di Ba

Mohamed Ba (che nel film interpreta due ruoli: un medico che aiuta Checco a curare un “attacco di fascismo” e il Papa) è un artista senegalese che vive in Italia da 20 anni e fa il mediatore culturale a Sulbiate, in Brianza. Nel 2009 rimase tra la vita e la morte per 14 giorni dopo che uno sconosciut­o lo aveva pugnalato a una fermata dell’autobus a Milano.

L’emigrante di ritorno

Gianni D’Addario (interpreta il ministro Gramegna) se ne era andato da Gravina a Roma in cerca di fortuna. Ma per trovare il ruolo che lo ha reso famoso è dovuto tornare a Gravina, su un set... a 100 metri da casa sua! ■

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IN VIAGGIO Checco Zalone (il cui vero nome è Luca Medici, 42) in una scena con, da sinistra, Manda Touré (28), Souleymane Sylla (29) e Nassor Said Birya (12). CON LA COMPAGNA MARIANGELA EBOLI
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(79) E SUA FIGLIA NICOLA DI BARI (46) ARIANNA SCOMMEGNA
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MOHAMED BA (56)

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