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SETTE COSE DA SCOPRIRE SUL MITICO PROGRAMMA

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1. AI TEMPI DI “CAROSELLO” ERA PROIBITO PUBBLICIZZ­ARE LE AUTO, i superalcol­ici, i gioielli e i beni di lusso. Nei primi anni anche la biancheria intima, per pudore: parole come reggiseno, sudore, forfora, deodorante non potevano essere neppure pronunciat­e, figuriamoc­i mostrate.

2. IL NOME FU TRATTO DA “CAROSELLO NAPOLETANO”, primo film-rivista (1954) basato sui cantastori­e.

L’idea era di raccontare e divertire in poco tempo, e “carosello” vuol dire torneo, parata di cavalieri, scontro spettacola­re.

3. ALCUNI “INSOSPETTA­BILI“PROTAGONIS­TI DI “CAROSELLO”: Eduardo De Filippo, Vittorio Gassman, Giorgio Albertazzi, Dario Fo, Renzo Arbore, Totò, Nilla Pizzi, Mina, Adriano Celentano...

4. LA SIGLA ERA UNA TARANTELLA NAPOLETANA del primo Ottocento, chiamata “Pagliaccio”. Fu trovata all’ultimo momento dal regista Luciano Emmer, che la recuperò da un documentar­io sulle lumache!

5. LE TENDE DEL SIPARIO ERANO TIRATE A MANO davanti alla macchina da presa. Dal 1962 mostravano Venezia (Ponte di Rialto), Siena (Piazza del Campo col Palio), Napoli (Via Caracciolo) e Roma (Piazza del Popolo).

6. ALCUNI PERSONAGGI DI “CAROSELLO” SONO DIVENTATI FAMOSI

ALL’ESTERO. I giapponesi crearono fumetti col pulcino Calimero. Nel 1971 gli sketch più creativi furono presentati al Museo d’Arte Moderna di New York.

7. TRA I PROTAGONIS­TI DI “CAROSELLO” CI FURONO ANCHE STRANIERI FAMOSI, come Frank Sinatra, Yul Brynner, Jerry Lewis, Jayne Mansfield.

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