SONO UNA VENTINOVINA E NE VADO MOLTO ORGOGLIOSA
« Sono nata all’alba del 29 febbraio e mia mamma avrebbe voluto registrarmi all’anagrafe il 28, ma non è stato possibile» racconta Antonella Ponziani, David di Donatello come Migliore attrice nel 1993 per “Verso sud” di Pasquale Pozzessere e interprete di film molto amati, da “Cari fottutissimi amici” di Mario Monicelli a “Ferie d’agosto” di Paolo Virzì, e di fiction super popolari come “Il bello delle donne” e “Rocco Schiavone”. «Come tutti i “ventinovini” mi arrabbio sempre quando mi chiedono se il mio compleanno è una volta ogni quattro anni. Anzi, negli anni non bisestili, quando il 29 febbraio non c’è, io festeggio per due giorni di fila, dalla mezzanotte del 28 febbraio fino alla sera del 1° marzo. Per carattere, chi nasce sotto il segno dei Pesci in questa data speciale tende ad avere la sindrome di Peter Pan, una sorta di immaturità leggiadra: si aggrappa ai sogni, si sente giovane e finisce che dimostra meno anni di quelli che ha. Quanto alla “iella” legata al “bisesto-funesto”, posso solo dire che il 29 febbraio mi ha sempre portato bene. Da ragazzina, quando andavo in Inghilterra a studiare lingua e recitazione, ho addirittura vinto tre biglietti aerei riservati, passaporto alla mano, ai viaggiatori con la mia data di nascita. E pure quest’anno brinderò alla grande con un party per festeggiare la fine delle riprese del mio nuovo film intitolato “Il bruco”. È ambientato nel mondo della scuola, con Alessandro Haber nel ruolo del preside. Io sono la mamma di un adolescente a cui servirebbero “le ali” per spiccare il volo».