Pechino Express
Chi sono i gemelli Fabrizio e Valerio Salvatori che in queste settimane formano la coppia degli #inseparabili a PECHINO EXPRESS
Parlano i gemelli Salvatori
Come concorrenti di “Pechino Express” sono stati battezzati gli #inseparabili. Inseparabili e identici, non c’è dubbio. Anzi i dubbi ci sono: chi è Fabrizio? Chi è Valerio? Con i capelli rossi e la barba altrettanto fiammante, i gemelli Salvatori arrivano dalla cittadina marchigiana di Porto San Giorgio (Fermo), sono laureati in Management e Finanza, fanno i modelli per passione (e innegabile look) e gli youtuber. Negli anni hanno cercato uno spazio artistico-televisivo, prima nel salottino di “Avanti un altro!” facendo domande sui gemelli (chi meglio di loro) e qualche mese fa a “Detto fatto” dando lezioni di social network ai meno esperti. Ora a “Pechino Express” li vediamo correre da una parte all’altra della Thailandia sotto lo sguardo divertito di Costantino della Gherardesca.
Siete davvero così “inseparabili”?
FABRIZIO: «Sì, da sempre. I nostri genitori hanno scelto di farci fare tutte le scuole insieme, asilo, elementari, medie, e anche lo sport, calcio, atletica, pallavolo. Poi alle superiori abbiamo scelto Ragioneria entrambi. Siamo due soggetti con una propria personalità, però complementari».
Descrivetevi in poche parole.
VALERIO: «Sono energico e riflessivo, sono “diesel”, fra i due sono quello che carbura in un secondo tempo».
FABRIZIO: «Sono “benzina”, nella coppia sono quello che parte prima, che scoppia su
bito. Sono anche positivo e testardo».
C’è qualcosa che avete fatto ognuno per conto proprio?
FABRIZIO: «L’unica cosa che abbiamo fatto separatamente è stata una vacanzastudio al secondo anno delle scuole superiori: un mese a testa in due città diverse dell’Inghilterra».
Chi riesce a distinguervi?
FABRIZIO: «Sicuramente la nostra famiglia: papà, mamma, i nonni. Loro hanno visto i nostri cambiamenti da sempre. Poi la mia ragazza e gli amici più stretti».
VALERIO: «A volte in foto o quando ci vediamo in tv non ci riconosciamo neanche noi».
«Siamo sempre stati uniti, abbiamo capito che insieme la nostra forza raddoppia»
A “Pechino Express” Costantino vi riconosceva?
FABRIZIO: «Secondo me non ci distingueva, sparava un nome a caso: a volte indovinava, a volte no».
VALERIO: «Facevano così anche gli altri concorrenti. Io sono Valerio, ma se uno continuava a chiamarmi Fabrizio, finiva che dopo due o tre volte mi giravo».
Cosa vi ha lasciato questa esperienza in tv?
FABRIZIO: «“Pechino” è un reality che ti mette a nudo in tante situazioni, dal punto di vista personale è formativo, riesce a far uscire delle parti di te che tieni nascoste».
VALERIO: «È un’esperienza unica, non capita tutti i giorni. E poi c’è l’umanità. Incontri persone che si trovano in situazioni disagiate e di povertà, eppure sono gentili e cortesi, pronte a dividere tutto, ti accolgono sempre con il sorriso».
Non avete pensato di cambiare il vostro look che in Oriente è così poco consueto?
FABRIZIO: «Barba e capelli non si toccano. Ci rappresentano. Noi siamo così.
O si prende il pacchetto completo oppure niente. In Thailandia abbiamo trovato difficoltà nel fare l’autostop, si vede che la moda dell’hipster non è arrivata».
VALERIO: «Ci piace esser così, è la nostra identità. Sarebbe come chiedere a uno che ha i tatuaggi di cancellarli».
Litigate mai?
FABRIZIO: «Come tutti i fratelli, capita. Quando eravamo ragazzini ci è voluta molta pazienza da parte di papà e mamma, eravamo abbastanza scapestrati».
VALERIO: «I nostri genitori ci hanno fatto capire che insieme la nostra forza raddoppia».
E durante il programma avete litigato?
FABRIZIO: «Mai. Per il semplice fatto che alla fine io e Valerio siamo una coppia rodata, eravamo l’uno lo scarico dell’altro e questo ci dava la forza di essere positivi, stringere i denti e andare avanti».
Il vostro motto?
VALERIO: «Non mollare mai. Siamo due tipi molto intraprendenti. La nostra regola di vita è essere positivi, avere l’energia giusta». ■