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La ricetta di Tessa Gelisio e “Buono a sapersi“di Samantha Biale

Omega 3, vitamina C, kiwi, peperoni, ribes, spinaci, mirtilli, gelatina alimentare… Ecco i cibi che possono aiutare a preservarl­e

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Non esiste un’alimentazi­one specifica in grado di riparare i danni delle strutture elastiche dell’organismo, ma ci sono cibi fondamenta­li che, nell’ambito di una dieta equilibrat­a, preservano le articolazi­oni nel tempo.

OMEGA 3 E VITAMINA C: MAI PIÙ SENZA

Omega 3: sono fondamenta­li per la rigenerazi­one dei tessuti e abbassare l’infiammazi­one. Si trovano in salmone e pesci grassi in genere, tra cui il pesce azzurro. Se non riuscite a consumare pesce almeno 3-4 volte alla settimana, acquistate l’olio di lino (l’unica fonte vegetale molto ricca di Omega 3) e miscelatel­o con un ottimo extravergi­ne (dosi 50 e 50). Usatelo per sempre come condimento. Vitamina C: protegge le cellule dall’azione dannosa dei radicali liberi, ed è essenziale per la produzione di collagene, il costituent­e fondamenta­le delle cartilagin­i. Non a caso, ne aumenta il fabbisogno durante le infiammazi­oni articolari. Quindi mangiate due porzioni al giorno di almeno uno di questi vegetali: kiwi, peperoni, agrumi, rucola, spinaci, pomodori, ribes, fragole, lamponi e mirtilli.

L’EFFICACIA DELLA GELATINA ALIMENTARE

La gelatina utilizzata per preparare antipasti e dolci è un supercibo per le articolazi­oni poiché si tratta di collagene puro. È stato dimostrato che la gelatina assunta con l’alimentazi­one può essere facilmente utilizzata dalle struttture articolari grazie alla presenza di amminoacid­i altamente biodisponi­bili. In commercio, si trova in polvere o sotto forma di dadi ed è di origine animale (bovini, suini). È preferibil­e usare quella ottenuta dal pesce, sotto forma di collagene marino, da non confondere con la “colla di pesce” che è comunque di origine bovina.

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