TV Sorrisi e Canzoni

I libri, i “nomi“di Caffarelli e la tv secondo Costanzo

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In origine i latini conoscevan­o il nome Titus (Tito),

che avevano preso dai Sabini e questi, forse, dagli Etruschi. Poi Tito si ampliò in Titius, in italiano Tizio: così diffuso nell’antichità da diventare sinonimo di “uomo qualunque”, insieme a Caio e a Sempronio. Da Tizio ha avuto origine Tiziano che, specie al femminile, è stato nel Novecento un nome di successo. Nel tempo possono aver influito positivame­nte alcuni santi e il prestigio del pittore del Cinquecent­o Tiziano Vecellio. Le anagrafi ci dicono che nel secolo scorso sono nati quasi 37 mila Tiziano, con un record nel 1962, e poco meno di 120 mila Tiziana, con una punta massima nel 1971 e il 13° posto a livello nazionale. Il maschile si è rivelato nome soprattutt­o veneto, lombardo ed emiliano-romagnolo; il femminile invece è ben distribuit­o, con maggiori presenze nelle regioni più popolose: Lombardia, Lazio, Campania e Sicilia. Negli anni 2000 il nome ha ridotto le nuove presenze: una media di 200 l’anno per il maschile, una quarantina per il femminile. Nel 2018 (ultimo dato ufficiale disponibil­e) sono nati 108 Tiziano e appena 20 Tiziana, ed è significat­ivo il sorpasso netto del maschile. Nel mondo della cultura, dello spettacolo e della tv, sono noti il fumettista Tiziano Sclavi, inventore di “Dylan Dog”, i cantanti Tiziano Ferro e Tiziana Rivale, le giornalist­e Tiziana Ferrario e Tiziana (in realtà Emerenzian­a) Panella.

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TIZIANO FERRO (40)

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