TV Sorrisi e Canzoni

CARLO CONTI

- (Fabrizio Frizzi, ndr)».

di avermi tra i piedi

(ride). Sono quello che a casa dà tranquilli­tà e ottimismo».

Quali sono i suoi compiti domestici?

«Due volte alla settimana mi bardo e vado a fare la spesa in un negozietto qui vicino. Guanti, mascherina e vado con la lista che compila Francesca, perché io altrimenti ho la tendenza a comprare qualsiasi cosa. Poi aiuto a fare un po’ di pulizie a casa. Ogni tanto mia moglie mi dà un compito anche se poi quello che faccio non le va bene e me lo fa rifare».

Per esempio?

«Ho pulito i vetri, ma li ho dovuti ripulire».

E naturalmen­te avrà lasciato gli aloni…

«Esatto. Ai miei tempi si usava la carta di giornale…Le prime volte le ho detto: “Fammi vedere come si fa”. Ma dopo un paio di volte ha capito che era una scusa per farlo fare a lei e adesso non la imbroglio più: lo fa fare a me e se non va bene lo ripeto pure».

Cosa ha scoperto di saper fare in questo periodo?

«Ho scoperto di avere una buona manualità nel costruire le cose. Per esempio, con Matteo abbiamo montato una porta che gli avevano regalato per il compleanno a febbraio ed era ancora imballata. Ho ripreso una scatola per gli attrezzi che avevo lì chiusa da una decina d’anni e ho costruito il recinto per le galline. E ho trovato il tempo per sistemare una piccola stanza dove avevo un mixer, i piatti e i vinili: ho ricollegat­o tutto e ora funziona».

Le è venuto il desiderio di imparare finalmente a cucinare?

«No, mia moglie è talmente brava… Il rischio è che più che una “quarantena” prenderemo una “quarantina” di chili. Anche perché lei e Matteo si divertono a fare torte, biscotti, pizze, taralli».

Lei dà una mano?

«Certo. Io guardo. E mangio…».

Un cavallo di battaglia ce l’avrà pure lei…

«Come no? Si prende un etto di prosciutto crudo, poi si taglia a fettine una mozzarella, si aggiunge un filo d’olio e voilà. Francesca che mi sta ascoltando si è messa le mani nei capelli (ride)».

Cosa le manca di più?

«Sinceramen­te niente. Le persone più importanti, Matteo e Francesca, le ho qui con me. Gli amici li sento al telefono. E pur con tutto l’amore che ho per il mio lavoro, non mi manca nemmeno quello».

Non le capita di pensare a nuovi programmi?

«Sì, certo. Ci sentiamo con il direttore di rete per capire cosa fare nei prossimi mesi, poi faccio delle riunioni con i miei autori in videochiam­ata e parliamo delle idee che abbiamo nel cassetto. Idee che magari potremmo proporre per il prossimo autunno per qualcun altro, non necessaria­mente per me».

È quello che ha fatto con “Ora o mai più”, affidato ad Amadeus. Ma lei quando pensa di tornare in tv e con quale programma?

«Non si può ancora sapere. In una prima fase quello che faremo in tv sarà vincolato dalle regole che ci saranno da seguire nei prossimi mesi, non penso che potremo riaccender­e uno studio esattament­e come era prima. Dovremo pensare nel breve periodo a cose un po’ più raccolte, un po’ meno clamorose nella presenza del pubblico in studio, come succede con “La Corrida” ad esempio. “L’eredità” senza pubblico si può fare, come pure “Tale e quale”, ma voglio sperare che a settembre tutto sarà tornato alla normalità: ho grande fiducia nella ricerca e nei medici che stanno studiando per trovare una cura e un vaccino contro il coronaviru­s».

Se fosse un direttore di rete cosa manderebbe in onda ora?

«Per fortuna non sono un direttore di rete… (ride). Non lo so, ma il problema non esiste, abbiamo tantissimi canali dove si trova di tutto. L’altra sera io e Matteino abbiamo visto un programma sulla stagione della pesca delle aragoste in Canada...».

La prima cosa che farà quando tutto sarà passato?

«Trascorrer­e una giornata al mare con la mia famiglia e fermarci a gustare il tramonto. E andare a fare la spesa al supermerca­to tutti e tre, girando senza fretta con il carrello. Le cose più normali, insomma. E poi spero di poter fare presto un programma dove si possa tornare ad accogliere il pubblico in studio perché vorrà dire che tutto sarà passato e potremo tornare a darci “un abbraccion­e”, come diceva qualcuno a cui volevamo bene… ■

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IL GIORNO PRIMA A PASSEGGIO L’8 A CASA
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VACCARO (47) LA MOGLIE FRANCESCA DELLE CARLO CONTI CON MARZO, IL GIORNO PRIMA A PASSEGGIO L’8 A CASA E IL FIGLIO MATTEO DI RESTARE GOVERNO SULL’OBBLIGO DECISIONI DEL

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