TV Sorrisi e Canzoni

Paolo Bonolis

spopola in tv con le repliche di Avanti un altro! e Ciao Darwin. Qual è il suo segreto? Lui direbbe...

- western ndr). del (film 1971, di Giusy

Il conduttore di “Avanti un altro!” e ”Ciao Darwin” dalla A alla Z...

In un periodo così cupo riesce a strapparci una risata tutti i giorni mentre prepariamo la cena, con “Avanti un altro!”, quiz popolato da personaggi bizzarri. E il sabato sera, quando siamo rintanati in casa perché non si può uscire, ci tiene compagnia con l’ottava edizione di “Ciao Darwin” in replica. Se non ci fosse, Paolo Bonolis bisognereb­be inventarlo. Lui con il suo pensiero leggiadro, ma profondo, che vi riassumiam­o qui. In un alfabeto “bonolisian­o” affettivo e profession­ale, tratto dalle interviste rilasciate dal conduttore e dal suo libro “Perché parlavo da solo” (Rizzoli, 19 euro).

AMORE

«La coppia è un’azienda che prevede attenzione a quello che si fa. È bello stare con qualcuno, se riesci a farlo felice; e, per poterlo rendere tale, devi capire cosa desidera. Allora vedrai la gioia nei suoi sorrisi. L’amore è qualcosa che cresce e si trasforma».

BELLEZZA

«Se ho avuto donne brutte? Mai. La bellezza è negli occhi di chi guarda»; «Non sono tipo da creme e trattament­i vari: non mi vedo con pappette verdi in faccia e cetrioli sugli occhi; rispetto chi si sottopone a quegli intrugli, ma mi sentirei piuttosto ridicolo a metterli».

CALCIO

«Giocare a calcio significa giocare d’anticipo: anticipare il pensiero, anticipare l’azione… anticipare l’avversario sulla palla. È un bell’esercizio, sia per il fisico sia per la mente»; «Lo sport è una passione morbosa del mio carattere. Lasciatemi vedere il calcio, il tennis, il basket e il volley. Va bene tutto, tranne il biliardo (da giocare sì, però), l’ippica e il baseball. In cima a qualunque lista di preferenze, l’Inter e le Olimpiadi».

DONNE

«Una donna bella ma priva di passione è totalmente insignific­ante. Molto meglio una donna brutta ma capace di accendersi di desiderio, perché è il suo che accende il mio».

ELETTRONIC­A

«Scrivo con la penna, non ho mai twittato, non ho lo smartphone. Ecco: sono un animale analogico in un mondo digitale. Insomma, vivo in questa epoca ma a me piace conservare i princìpi di quella passata».

FIGLI

«Ho cinque figli, mi piacciono i bambini. Forse vuol dire che mi piacciono anche le mogli»; «Come ogni padre sono innamorato dei miei figli. Certi giorni li ammazzerei di baci, altri li prenderei a calci nel sedere; tutti i genitori hanno pregi e

difetti e io non faccio certo eccezione».

GATTI

«I gatti devono vivere con i gatti perché la loro vita è quella. Il gatto non è che può vivere guardando la Champions, leggendo un libro o discutendo di filosofia. Deve essere libero. Finirà sotto una macchina? Andrà in campagna e piglierà le pulci e le malattie? Forse sì. Ma avrà vissuto la sua vita».

HOLLYWOOD

«La mia prima volta alla notte degli Oscar fu a inizio Anni 90. Ero sul red carpet ad attendere gli attori che passavano. Quando si avvicinò Richard Gere rimasi davvero colpito. Aveva una consapevol­ezza di sé, una compostezz­a, un’eleganza: l’ho trovato bellissimo».

IRONIA

«L’ironia è un ottimo antibiotic­o, ma non è giusto esorcizzar­e tutto con una risata».

JUVENTUS

«Un tempo lo “stile Juve” era sinonimo di eleganza, adesso tende più al casual» (Bonolis, da interista, non disdegna le frecciatin­e alla squadra rivale storica, ndr).

LAURENTI

«Luca è come “Il solitario di Rio Grande”

Lui vive da solo, in assenza di comunicazi­one, perché è la sua scelta di vita. Non sa nemmeno che c’è il coronaviru­s».

MODA

«Quando esco con mia moglie la sera, capita diverse volte che davanti all’ascensore Sonia (Bruganelli,

ndr) mi squadri dalla testa ai piedi e mi chieda: “Da che ti sei vestito?”».

NOIA

«La nostra società sembra aver paura dei momenti di niente apparente, che sono invece quelli durante i quali ci creiamo un’identità, dei pensieri. Che ci consentono di crescere. Sì, perché è nei momenti di noia che facciamo dilatare muscolarme­nte l’anima».

OTTIMISMO

«C’è chi vede il bicchiere mezzo vuoto, chi mezzo pieno. A me, ormai, a 58 anni basta vedere il bicchiere».

PROSCIUTTO / I

«Mangio tutto, ma proprio tutto. In particolar­e amo il prosciutto, l’insalata, le olive greche e le pesche schiacciat­e. Uniche eccezioni i cetrioli e i ravanelli»; «Anche il cinema mi piace tutto. E per

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PAOLO BONOLIS (58)
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