Roberto Bolle
è un vulcano diiniziative e ritorna in tv con il meglio del suo show dedicato al ballo
Sabato 18 è su Raiuno e intanto ci dice come restare in forma .......
Lo abbiamo visto danzare alla Scala e poi... dentro a un telefonino! Proprio così: per sostenere la Protezione Civile, Roberto Bolle, il ballerino più famoso del mondo, si è esibito in uno spiritoso duetto con Virginia Raffaele, anche lei “inscatolata” dentro a un cellulare.
Roberto, come è nato quello spot?
«Lo scopo era di invitare tutti a mantenere la giusta distanza in modo spiritoso e non angosciante. L’idea l’ha avuta Virginia. Abbiamo scelto la musica della danza di John Travolta e Uma Thurman in “Pulp Fiction” e ognuno ha ballato a casa sua, davanti al telefonino. Poi abbiamo unito i filmati... e vi assicuro che coordinare i movimenti in modo da dare l’impressione che ci stessimo guardando negli occhi non è stato per niente facile!».
Lei ha ballato nelle piazze più belle d’Italia, da piazza San Marco di Venezia a piazza Plebiscito a Napoli. Che effetto le fa oggi vederle deserte?
«È sconvolgente. Anche solo scendere nella strada deserta quando vado a fare la spesa sotto casa, qui a Milano, mi lascia ammutolito... Spero di festeggiare presto il ritorno alla normalità danzando in una bella piazza italiana piena di gente».
Come vive un ballerino questo isolamento?
«Ogni mattina mi esercito in casa (ne parliamo nella
pagina accanto, ndr). Poi vado online e mi dedico al progetto “OnDance”».
Di che si tratta?
«Era nata come manifestazione per promuovere la cultura del ballo nei teatri e nelle piazze d’Italia e quest’anno doveva svolgersi a giugno, ma siamo stati costretti a rimandare le iniziative dal vivo. Però ora la sto “trasferendo” in rete: offriamo newsletter, lezioni di ballo, incontri, approfondimen
ti. Vorrei che il sito ondance. it diventasse un impegno regolare lungo tutto l’anno. E presto mi rivedrete in tv con “Bolle Show - Il meglio di Danza con me”, un’antologia dei momenti più belli di tre edizioni dello spettacolo di Capodanno» .
Li ha scelti lei personalmente?
«Certo, e ho cercato di mantenere il giusto mix tra danza di altissimo livello e momenti di puro divertimento. Rivedrete Sting, Andrea Bocelli, Stefano Bollani, Cesare Cremonini, Geppi Cucciari, Luca e Paolo...».
Tra questi artisti, chi è che balla meglio?
«Devo dire che Virginia Raffaele mi ha stupito. Avevo già intuito, guardando le sue imitazioni, che sa muovere bene il suo corpo.
E lo ha dimostrato anche con la danza».
Ma il mondo del balletto cosa dice di queste contaminazioni? Io me lo immagino serioso e un po’ snob...
«Qualche purista che trova lo spettacolo “troppo pop” ci sarà sempre. Io rispondo che se andiamo in prima serata su Raiuno dobbiamo raggiungere tutti, non solo gli specialisti».
Ma lei è mai andato in una discoteca o a ballare il liscio in balera?
«Da ragazzo ci sono stato, ma non amavo la discoteca: è troppo rumorosa e caotica per me. Preferivo i club all’aperto
d’estate. Oggi mi piacciono anche lo swing, il tango, il rock: grazie alle iniziative di OnDance ho potuto frequentarli di più».
Ha visto il discorso di Elisabetta II in tv? Lei che ha ballato anche per la Regina, come l’ha trovata?
«Incredibilmente in forma. Io avevo danzato al suo
Giubileo 18 anni fa e già allora aveva una certa età... L’ho rivista uguale: gracile e minuta ma forte nella compostezza, nella serenità».
Gli scienziati descrivono la strategia contro il virus con la frase “Danza e martello”: prima dobbiamo dargli una “martellata” facendo calare il contagio e poi dovremo conviverci a lungo, sfiorandolo, controllandolo, “danzandogli” attorno. Da ballerino le piace questa immagine o la infastidisce?
«Mi fa sorridere. E quindi mi piace. Trovo che sia utile a sdrammatizzare. Ci farà accettare più facilmente piccole e grandi rinunce. Perché tante volte la vita assomiglia a una danza, e a volte bisogna danzare anche con i nemici». ■