Antonio Albanese
torna su Raitre con la seconda stagionedella fiction I topi e racconta a Sorrisi la sua vita in isolamento
Arriva su Raitre con “I topi 2” e da casa ci rivela che ... .......
Di questi tempi un’intervista inizia sempre con la domanda: «Come sta?». «Sto bene» risponde Antonio Albanese al telefono. E aggiunge: «Sta bene la mia famiglia e anche mia madre che è anziana. Come dico, per rispettarci e aiutarci tutti, bisogna stare a casa, servono un po’ di sacrifici, parecchia calma e molta pazienza».
Come trascorre la quarantena?
«A Milano, cercando di inventarmi cose nuove, leggendo cose mai lette, guardando la tv. Magari facendo un ottimo ragù. Non l’avevo mai fatto, il ragù!».
Complimenti!
«Certo, non è un ragù di opussum... Diciamo che io sono per una cucina semplice, le mie stranezze di solito le metto sul lavoro».
L’ultima stranezza di Albanese, in ordine di apparizione, sono i sei nuovi episodi (due a serata) della serie “I topi”, dal 18 aprile il sabato sera su Raitre (ma tutti già disponibili su RaiPlay). La serie è scritta e diretta dallo stesso Albanese che qui torna a interpretare
Sebastiano Parrini, boss malavitoso costretto dalle sue molteplici e illecite attività a nascondersi tra cunicoli sotterranei e rifugi di fortuna.
Come mai una seconda stagione?
«Sono talmente innamorato di questa famiglia che volevo farla scoprire un po’ di più nelle vite private, gli zii, la moglie, i figli. E con l’entrata di nuovi personaggi, raccontare temi diversi come il machismo e l’omofobia».
Intanto Sebastiano, il protagonista, è sempre latitante e nascosto.
«Scappa e si nasconde come un topo inseguito: è questa l’idea per creare situazioni buffe. A lui questa cosa non pesa: ignorante com’è, non apprezza il gusto della vita, non capisce la sofferenza».
Una vita da segregato. Sembra una profezia in questo periodo.
«Quattro anni fa, quando ho ideato la serie, la metafora era quella del mondo sottoterra che si contrappone al mondo esterno, uomini ignoranti che vivono senza sapere. È molto diverso da quello che succede oggi. “I topi” della serie non sono tutta la famiglia di