I libri, i “nomi“di Caffarelli e la tv secondo Costanzo
Ricordate Tafazzi, quel personaggio interpretato da Giacomo Poretti
del trio Aldo, Giovanni e Giacomo? Apparve in tv nel 1993 e, in calzamaglia nera con un sospensorio bianco si colpiva le parti intime con una bottiglia di plastica vuota. Faceva poco ridere e stava per essere abbandonato, quando a sorpresa fu ripescato nel ‘95 e rilanciato con successo. Nel 2009 Tafazzi era già nei vocabolari e in rete sono apparsi termini come tafazziano, tafazzismo, tafazzeggiare, tafazzeide, tafazzone, ultratafazziano, la sindrome di Tafazzi, il premio Tafazzi… Il “tafazzismo” viene così spiegato: «Nel linguaggio giornalistico, tendenza a sottoporsi in modo masochistico a sofferenze e umiliazioni». Detto che il cognome non esiste in Italia e che la riduzione dell’originario Taffazzi a Tafazzi si deve alla pronuncia di un altro comico, Teo Teocoli nei panni del napoletano Felice Caccamo, l’aspetto più curioso della vicenda di questa parola è che, dopo un lungo cammino, il cognome è finito in ambito scientifico. La genetista italiana Silvia Bione e i suoi collaboratori hanno individuato la proteina responsabile di una malattia rara, la sindrome di Barth. Alla proteina è stato attribuito il nome di “tafazzina”, con la sigla TAZ. Il motivo? Testimoniare con ironia l’impegno massacrante, quasi masochistico, profuso dagli scienziati per giungere alla scoperta.