Ma quanto erano cattivi quelli di Dallas?
Serie televisiva di grande successo, “Dallas” ha debuttato negli Stati Uniti nel 1978 ed è rimasta in programmazione per 14 stagioni, fino al 1991. In Italia è arrivata il 4 febbraio 1981 per finire il 4 luglio 1992. All’inizio venne trasmessa da Raiuno poi, dal settembre dell’81 fino al 1990 da Canale 5 e dal 1991 da Rete 4. Ricorderete certamente la vicenda che ruotava intorno alla famiglia di petrolieri texani degli Ewing e i personaggi che sono rimasti nella storia della tv: J.R. (interpretato da Larry Hagman), Sue Ellen (Linda Grey), Bobby (Patrick Duffy), Pamela (Victoria Principal)... Questa serie è famosa per gli argomenti trattati, dalla ricchezza al sesso e alle lotte senza esclusione di colpi per arrivare al potere: «Alcolismo, droga, vendette familiari, divorzi, figli illegittimi e bugie sono la faccia che mostra nel privato una classe dominante che vuole restare tale, e per riuscirci deve imporsi con ogni mezzo sugli agguerriti concorrenti», scrissero in quegli anni. Per gli spettatori italiani “Dallas” rappresentò la prima serie-evento della nostra tv: tutti abbiamo letto o scritto degli attori che interpretavano Sue Ellen o J.R.; l’episodio “Chi ha ucciso J.R.?”, il più visto, chiamò a raccolta sociologi, critici e commentatori vari con intere paginate su settimanali e quotidiani. In 357 episodi “Dallas” raccontò un’America che conoscevamo meno, una rappresentazione di potere e di vizi che nel 1981 molti pensavano non appartenessero a quel mondo. Ma c’è un altro motivo per spiegarne il successo: sedersi e guardarlo voleva dire evadere totalmente dalle preoccupazioni della giornata, seguendo le storie di una famiglia lontana che non conoscevamo e che non avremmo mai conosciuto. In questo senso “Dallas”, poi seguito dai concorrenti “Dynasty” e “Falcon Crest”, fu sicuramente un apripista.