La POSTA dei lettori
Se i giovani non rinunciano alla movida ............................
Carissimo Aldo, le scrivo dopo aver visto le scene della prima “movida” post lockdown. Com’è possibile che si dia sempre la colpa ai giovani? Io credo che metà della colpa bisogna darla anche ai genitori che non li hanno sensibilizzati a dovere. E ho visto in giro anche molti adulti... Sono una ragazza di 24 anni, abito a Napoli e non faccio parte della categoria “voi giovani d’oggi”. Possibile che nessuno si sia chiesto: e se qui ci fosse un asintomatico? Sono la prima a voler uscire per potermi godere il mare e il sole della mia amata città, ma ci vuole prudenza. Avremmo fatto tutti più bella figura se nel primo weekend fossimo stati più sobri. Anche come forma di rispetto nei confronti delle persone che sono state in prima linea e per quelle che hanno perso un loro caro. In fondo ci è stato chiesto di seguire delle regole per un po’ di tempo, non per sempre!
Anna, Napoli
Cara Anna, hai ragione. I giovani si sono comportati in maniera dissennata. E quindi certo non dico che vadano giustificati, però un po’ capiti sì: alla vostra età, sebbene sia sbagliato e molto pericoloso, ci sta che si tenda a trasgredire ogni tanto (e specialmente dopo un lungo periodo di costrizione). Sono gli adulti che dovrebbero aiutare col loro esempio proprio i ragazzi, per poter poi uscire in fretta tutti quanti da questo incubo. Invece, che pena! Eccoli lì a notte fonda appiccicati a parlare. E senza mascherine. Non c’è niente di più ridicolo delle persone di una certa età che si comportano imitando i giovani. (a.v.)