TV Sorrisi e Canzoni

Katia Ricciarell­i

Cura la Posta di

- Di Paolo Fiorelli foto di Andrea Ciccalè suo cagnolino, ndr) (il

Risponde alla Posta del cuore di “Io e te” ..........................

T «enere una Posta del cuore? Perché no? Nella mia vita ho molto amato. Anche sbagliando, certo. Ma sicurament­e ho abbastanza esperienza per dare buoni consigli. Anche se mia mamma Molara scherzando diceva: “Predicare bene e razzolare male”. Ma questo è un altro discorso...».

Katia Ricciarell­i è molto contenta della proposta di Pierluigi Diaco, che l’ha voluta con sé a “Io e te” per rispondere alle lettere degli spettatori. «Questa estate la mia vita cambierà. Non ne potevo più di stare in isolamento con Ciuffy

nella mia villa sul lago di Garda. Sì, è vero, è stata anche un’occasione per riflettere. Ma dopo tre mesi ho riflettuto abbastanza».

Katia, ha ricevuto molte lettere d’amore nella sua vita?

«Ho perso il conto. Soprattutt­o quando ero ragazza, sa, allora le cantanti liriche erano come le dive del cinema. Arrivavano direttamen­te le proposte di matrimonio. Ricordo che un ammiratore mi invitò a cena: la tavola era imbandita con tantissimi piatti e ogni volta che il cameriere ne portava via uno, sotto c’erano delle perle... Un altro, che stava in loggione durante una rappresent­azione di “Semiramide” a Parma, si era convinto che gli avessi

IO E TE

RAIUNO da lunedì a venerdì ore 14.00 fatto gli occhi dolci per tutto lo spettacolo. Ma quando mai! Noi vediamo solo i riflettori, mica il pubblico. Comunque mi ha seguito fino a casa perché voleva sposarmi. Ricordo ancora mia madre che cercava di calmarlo: “Ma fa il bravo, cosa dirà tua mamma...” Alla fine abbiamo dovuto chiamare i carabinier­i e per sei mesi sono andata in giro con la scorta. No no, meglio fare l’esperta e rispondere ai dubbi amorosi degli altri...».

Con Diaco avete fatto molte prove?

«Nessuna. Anzi probabilme­nte cambieremo i dettagli in corso d’opera. Diaco mi lascia improvvisa­re e io sono contenta di tanta fiducia».

Dai teatri dell’opera alla television­e. Come è successo?

«La lirica mi impegna ancora: insegno ai giovani cantanti e proprio in questi giorni avrei dovuto esibirmi in “Cavalleria rusticana” all’Arena di Verona con la regia di Gabriele Muccino. Ma è anche vero che con il tempo la voce declina. Se una è intelligen­te, non si incaponisc­e e passa ad altro».

TERENCE HILL (81)

«Ma lo sa che non so neppure dove le ho messe, quelle onorificen­ze? Per carità mi han fatto piacere, perché dimostrano che qualcosa di buono nella vita devo pure averlo fatto. Ma sono più orgogliosa di me stessa che delle mie medaglie». ■

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KATIA RICCIARELL­I (74)

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