TV Sorrisi e Canzoni

Camila Raznovich

Camila Raznovich torna a condurre Ogni cosa è illuminata per raccontare come riparte il Paese

- (Viola, 10 anni, e Sole, 8, ndr), (l’imprendito­re francese Loic Fleury, ndr).

Riparte su Raitre con “Ogni cosa è illuminata” .......

MENTRE TANTI PROGRAMMI erano sospesi a causa della pandemia, il suo “Kilimangia­ro” ha continuato ad andare in onda. E ora Camila Raznovich torna, per il terzo anno consecutiv­o, al timone di “Ogni cosa è illuminata”. Si parte giovedì 11 giugno su Raitre. «Quest’anno, proprio in seguito al Covid, abbiamo dato una linea precisa al programma: meno intratteni­mento, più spazio alla divulgazio­ne scientific­a e culturale. Con l’aiuto di super esperti ci interroghe­remo su come cambierà la nostra vita dopo il coronaviru­s, le abitudini quotidiane, i costumi, l’urbanistic­a, l’alimentazi­one, la tecnologia».

E la sua vita com’è cambiata?

«Ammetto che è stato un inizio d’anno molto tosto. Nel primo periodo ho reagito bene, poi è subentrato un crollo emotivo. Tanto che non ho remore nel dire che mi sono rivolta alla mia terapeuta per avere un sostegno nel gestire la quotidiani­tà».

Ne ha tratto beneficio?

«Ho ripensato tutta la mia routine di ogni giorno. Mi sono concentrat­a sulle mie figlie

le ho seguite nella didattica a distanza, abbiamo cucinato insieme, fatto giardinagg­io, giocato a tennis nel cortile usando un sacco nero dell’immondizia come rete. Non sono mai stata una “mamma chioccia” e per questo a volte mi sono sentita inadeguata, invece in questo periodo ho scoperto di essere una brava madre. E ho scoperto anche il piacere di stare in casa, ho approfitta­to di questo momento di quiete per prendermi cura di me stessa, per leggere,

OGNI COSA È ILLUMINATA

RAITRE da giovedì 11 ore 21.20

PUOI RIVEDERE MOLTI PROGRAMMI SU QUESTI SITI: dormire, mangiare bene, fare yoga». Che cosa le è mancato di più in questi mesi di isolamento?

«Il mio compagno

Non ci vediamo da tre mesi perché io sono a Milano e lui vive a Parigi. Negli ultimi anni ho condotto una vita scombinata, dividendom­i tra Milano, Roma e Parigi, pernottand­o in alberghi e cenando sempre fuori. Da quando ho rallentato mi sento ringiovani­ta. Ci sarà tempo per tornare a viaggiare».

Ha gestito bene anche il lavoro? «Quella forse è stata la parte meno pesante. Certo non è semplice trovarsi in uno studio vuoto e affrontare gli imprevisti. Ma portare un po’ di energia e buonumore agli spettatori a casa è gratifican­te».

E in questa fase di ripartenza

come si sente?

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