L’intesa vincente
A Napoli si allestisce lo studio con le nuove regole sanitarie
Ho capito che solo così arrivano le intuizioni che fanno indovinare le parole e vincere le sfide».
Ci vuole positività, dunque.
«Esatto. Usciamo da un periodo cupo, il nostro è un programma quasi liberatorio: è arrivata l’estate e noi andiamo in onda all’inizio della serata, quando il caldo si attenua e arriva quella bella arietta fresca… Speriamo che, se tutto va nel verso giusto, ci tranquillizzeremo e riusciremo finalmente a goderci l’estate. In compagnia di “Reazione a catena”, ovviamente».
E per renderlo possibile, intanto fervono i lavori nello studio di Napoli che ospiterà il programma, come vedete nelle foto esclusive di queste pagine. «Abbiamo adattato la scenografia alle esigenze del momento» spiega uno degli autori storici di “Reazione a catena”, Tonino Quinti
«Il nostro programma si basa sull’intesa tra i tre concorrenti di ciascuna delle due squadre in gara e il distanziamento non è semplice. Per ottenerlo abbiamo pensato a delle postazioni non in linea ma ai vertici di un triangolo: il capitano è davanti e gli altri due sono leggermente più indietro, ma si possono guardare e hanno degli auricolari grazie ai quali possono comunicare tra loro a bassa voce. Noi in onda li sentiamo mentre gli avversari in studio no». E poi conclude: «La postazione di Marco Liorni è al centro, frontale rispetto ai concorrenti. Manca un elemento portante che è il pubblico in sala, con il suo calore e il suo coinvolgimento. Così abbiamo tolto la tribuna e messo un grande schermo dove vedremo in video collegamento alcuni rappresentanti del nostro pubblico e dei fan dei social». ■