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GIÙ LA STATUA DI MONTANELLI?

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Direttore, cosa pensa di coloro che hanno imbrattato la statua di Indro Montanelli a Milano, accusandol­o di essere un razzista, e che ne chiedono la distruzion­e?

Diego Finucci, Pontedera (PI)

Penso che, come tutti quelli che agiscono in maniera anonima, sono dei vigliacchi. Se ritengono che Montanelli sia stato un razzista per aver “sposato” cento anni fa una ragazzina etiope durante il periodo coloniale, è giusto che lo dicano, ma mettendoci la faccia (Internet ha abituato le persone ad agire in maniera anonima, ed è una cosa disgustosa. Ma questa è un’altra storia). Se Montanelli sia stato o no un razzista rispondo, avendoci lavorato per 12 anni e avendolo conosciuto bene: no, non lo era affatto. Se la storia della sposa-bambina “comprata” dai genitori che lui ha raccontato sia da condannare, rispondo: sì, lo è. E per giustifica­rla non vale il

discorso che “erano altri tempi”. Ammesso però che sia una storia tutta vera. Perché noi toscani sappiamo bene che quelli di Fucecchio, a volte, tendono a esagerare. Persino i propri errori. E Montanelli era un fucecchies­e doc. Che poi il discorso sarebbe lungo: questi vandali se ne accorgono solo ora di una cosa di anni e anni fa? E se dobbiamo giudicare le cose secondo le nuove sensibilit­à, che dire, giusto per fare un esempio, di Vasco Rossi e del primo verso della sua “Colpa d’Alfredo”? Mah...

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