Tanti auguri, pistolero
Dieci segreti sulla vita del batterista dei Beatles che
Non era il più bello. Non era il più bravo. Non è stato, dopo, il più fortunato artisticamente. Eppure pensate alla prima volta in cui avete sentito il nome “Beatles” e ammettete che il primo nome che vi è rimasto in mente è stato il suo: Ringo Starr. Sarà perché è un nome da pistolero del West, sarà perché non ha mai perso il sorriso neanche quando gli altri tre (Paul McCartney, John Lennon e George Harrison) si azzuffavano, sarà perché era il più anziano dei quattro, sarà perché è l’unico che ha voluto suonare con tutti gli ex soci anche dopo lo scioglimento del gruppo… E ora che il 7 luglio compie 80 anni, mentre lui festeggia con un concerto benefico via Internet, abbiamo deciso di raccontarvi dieci storie sulla sua vita. Partendo dalla domanda delle domande, quella che Ringo fa ai suoi concerti e con cui ha intitolato il suo ultimo album, uscito lo scorso ottobre: “What’s my name”, cioè “Qual è il mio nome”…
Un nome da vero film western
Il vero nome di Ringo è Richard Starkey, nato a Liverpool da famiglia poverissima. Prende lo pseudonimo nel 1959, quando tutti i membri della sua band di allora, i Rory Storm and the Hurricanes, si cambiano nome ispirandosi ai loro film preferiti, i western. Richard, già detto Ritchie, diventa prima Rings (“anelli”: erano la sua passione) e dopo Ringo. Starr, invece, è un’abbreviazione del cognome.
Entrò nel gruppo e... rissa!