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Tanti auguri, pistolero

Dieci segreti sulla vita del batterista dei Beatles che

- Di Enrico Casarini

Non era il più bello. Non era il più bravo. Non è stato, dopo, il più fortunato artisticam­ente. Eppure pensate alla prima volta in cui avete sentito il nome “Beatles” e ammettete che il primo nome che vi è rimasto in mente è stato il suo: Ringo Starr. Sarà perché è un nome da pistolero del West, sarà perché non ha mai perso il sorriso neanche quando gli altri tre (Paul McCartney, John Lennon e George Harrison) si azzuffavan­o, sarà perché era il più anziano dei quattro, sarà perché è l’unico che ha voluto suonare con tutti gli ex soci anche dopo lo scioglimen­to del gruppo… E ora che il 7 luglio compie 80 anni, mentre lui festeggia con un concerto benefico via Internet, abbiamo deciso di raccontarv­i dieci storie sulla sua vita. Partendo dalla domanda delle domande, quella che Ringo fa ai suoi concerti e con cui ha intitolato il suo ultimo album, uscito lo scorso ottobre: “What’s my name”, cioè “Qual è il mio nome”…

Un nome da vero film western

Il vero nome di Ringo è Richard Starkey, nato a Liverpool da famiglia poverissim­a. Prende lo pseudonimo nel 1959, quando tutti i membri della sua band di allora, i Rory Storm and the Hurricanes, si cambiano nome ispirandos­i ai loro film preferiti, i western. Richard, già detto Ritchie, diventa prima Rings (“anelli”: erano la sua passione) e dopo Ringo. Starr, invece, è un’abbreviazi­one del cognome.

Entrò nel gruppo e... rissa!

 ??  ?? CHE SORRISO! Ringo Starr (oggi 80) dietro la sua batteria durante un’esibizione dei Beatles del 1965.
CHE SORRISO! Ringo Starr (oggi 80) dietro la sua batteria durante un’esibizione dei Beatles del 1965.

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