E NOI SIAMO STATI A PRANZO DA PIZZAUT
Dal 1° maggio del 2021 a Cassina de’ Pecchi (MI) c’è PizzAut, il primo ristorante (e pizzeria) italiano gestito da ragazzi autistici.
È nato da un’idea di Nico Acampora, un fenomenale educatore, che ha un figlio 14enne autistico. E noi di Sorrisi siamo andati a mangiare “a casa” di Nico, per raccontarvi questa realtà che sta avendo un enorme successo: pensate che per prenotare un tavolo a cena serve un mese di anticipo (andate su www.pizzaut.it). Già all’ingresso, con il locale affollato, notiamo la rapidità e la concentrazione di questi ragazzi. Si avvicina sorridente Alessio a cui ordiniamo una pizza “Regina Margherita” e una bibita. Dopo essersi occupato di altri tavoli, Alessio ci serve: la pizza è croccante e dalla forma rettangolare. «Sì, assomiglia a un rettangolo, ma non lo è: ha un aspetto ovoidale e non presenta angoli, proprio come i tavoli e il resto dell’arredamento» spiega Acampora. «Questo perché gli spigoli possono creare disagi ad alcune categorie di persone autistiche. L’ambiente offre altre attenzioni, come il ridotto numero di colori
(è quasi tutto bianco, nero, rosso e color legno naturale) e l’illuminazione, che non presenta zone d’ombra. Troppi colori e troppa luce possono dare fastidio agli autistici». Oggi da PizzAut lavorano 19 ragazzi «ma abbiamo avuto anche “camerieri” speciali come Elio, grande amico di PizzAut, insieme con il figlio Dante, anche lui autistico». Mentre stiamo mangiando, arrivano due scolaresche. «Vengono spesso, davanti a una pizza spiego il progetto e la finalità» conclude Acampora. Intanto il 2 aprile, in occasione della Giornata mondiale della consapevolezza dell’autismo, a Monza aprirà un nuovo PizzAut alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.