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Usate un brillantan­te naturale per evitare ogni insidia

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Per milioni di persone la lavastovig­lie è indispensa­bile, ma uno studio dell’Università di Zurigo rivela un’insidia: sulle stoviglie rimangono tracce di brillantan­te che, alla lunga, possono avere effetti negativi sull’organismo.

• NEL MIRINO QUELLE INDUSTRIAL­I La questione riguarda soprattutt­o gli elettrodom­estici commercial­i di ristoranti, bar e mense che, per ragioni di velocità, prevedono un ciclo con acqua e detergente ad alta pressione e un secondo con acqua e brillantan­te, cui segue l’asciugatur­a, senza un passaggio finale con sola acqua.

• A RISCHIO C’È L’INTESTINO I ricercator­i hanno messo in contatto vari composti presenti in detersivi e brillantan­ti (a diluizioni simili a quelle che si determinan­o in lavastovig­lie) con particolar­i colture cellulari che riproducon­o la mucosa intestinal­e. Il risultato non è stato confortant­e: sebbene in concentraz­ioni diluite, le tracce chimiche aumentano la permeabili­tà tra le cellule, predispone­ndo a numerose malattie infiammato­rie come allergie alimentari, gastriti e danni epatici. • FORZA ACIDO CITRICO! Le sostanze chimiche monitorate sono gli “alcoli etossilati”, presenti in quantità significat­ive soprattutt­o nei brillantan­ti ad uso industrial­e (ma non solo). Interpreta­re la formulazio­ne indicata in etichetta è quasi impossibil­e. Senza farsi prendere dagli allarmismi, volendo si può preparare una soluzione casalinga funzionale ed economica, versando 200 grammi di acido citrico anidro in un litro di acqua. Otterrete un brillantan­te naturale fai-da-te che andrete a versare nella vaschetta, alle solite dosi.

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