Vanity Fair (Italy)

Da mani pulite a piedi sporchi

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Ve lo ricordate Vito Crimi, quello che è stato capogruppo al Senato del M5S in cotutela ( nel senso che si tutelavano a vicenda) con Roberta Lombardi, capogruppo alla Camera? Ma sì, quello che disse, durante le consultazi­oni del 2013, che Grillo aveva «tenuto sveglio Napolitano», quasi fosse un nonnetto un po’ rintronato e non i l presidente della Repubblica. Ecco, lui. Crimi, molto attivo su Facebook come tanti parlamenta­ri, ha condiviso il post di un padre, con tanto di foto con un paio di piedi sporchi del figlio, e ci ha aggiunto questa premessa: « Leggete, prima di ridire. Un amico che risiede a Ghedi, provincia di Brescia, ci ha inviato questa lettera. Vi invito a leggerla». Segue lettera. Eccone un brano: «Dopo le vacanze al mare siamo ritornati a casa a Ghedi. Premetto che prima di andare via la casa era in perfetto ordine (metti che i ladri trovino la polvere sui mobili o il pavimento sporco...). Come è normale tutti gli scuri erano chiusi ma dietro qualcuno di essi qualche porta è rimasta socchiusa per favorire un minimo di ricambio dell’aria di casa. Ebbene dopo due settimane ecco quello che si è depositato sul pavimento di casa e raccolto dai piedini di mio figlio. Quello che mi spaventa è che non si tratta della normale polvere. È una polvere nera e sottile, più fine della fuliggine. Sembrano i piedi di uno spazzacami­no. Peccato che questa volta le polveri sono contenute nell’aria che respiriamo e che finisce nei nostri polmoni. C’è da dire che non viviamo nei pressi di una fabbrica o di una fonderia per cui credo che sia effettivam­ente quello che circola nell’aria. E questo fa paura». Crimi, vincitore delle Vette altissime di questa settimana, è stato ampiamente preso in giro, e qualche giorno dopo è tornato sull’argomento: «Ci voleva la foto dei piedi di un bambino per farvi scatenare, e avviare un dibattito. D’altronde, questa è l’Italia: perché ti ascoltino, devi provocare». Questa, sì, è proprio l’Italia, dove ci sono parlamenta­ri che credono alle scie chimiche, alle sirenette e pure a misteriosi complotti dei piedini sporchi (tutte provocazio­ni, sia ben chiaro).

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