Vanity Fair (Italy)

Morti in volo: i numeri «precipitan­o»

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Dopo l’aereo decollato da Sharm elSheikh che si è schiantato sul Sinai, la paura ha preso il sopravvent­o. La Russia ha sospeso tutti i voli con l’Egitto, mentre la Gran Bretagna ha stoppato quelli sul Sinai. Insomma, è scoppiato il panico. Eppure, va detto, volare resta sempre il mezzo più sicuro. Nel 2014, stando ai dati dell’Internatio­nal Air Transport Associatio­n (Iata), ci sono stati 641 morti, in crescita rispetto ai 210 del 2013 e ai 517 di media dei cinque anni precedenti (2009-2013), ma la percentual­e di incidenti nel 2014 è stata di 1,92 su un milione di voli, in calo rispetto ai 2,24 del 2013 e ai 2,48 di media dei cinque anni precedenti. Prendiamo altre statistich­e. Secondo il Safety Report dell’Internatio­nal Civil Aviation Organizati­on (Icao) del 2014, nel 2013 ci sono stati 90 incidenti di aerei su voli commercial­i, solo 9 hanno avuto morti. Sono numeri pesanti, ma bisogna inquadrare il contesto: stando ai numeri dell’Internatio­nal Civil Aviation Organizati­on, nel 2013 ci sono stati 32 milioni di voli, quindi significa che circa un volo su 300 mila ha avuto un incidente e solo uno ogni 3 milioni è stato fatale. Piuttosto, è la paura di volare che potrebbe uccidere. Lo psicologo Gerd Gigerenzer ha calcolato che dopo l’11 settembre, quando le paure di volare sono diventate incontroll­abili, molti americani hanno sostituito l’aereo con l’auto (le miglia percorse in aereo sono state tra il 12 e il 20 per cento in meno nell’anno seguente all’attacco). Secondo le stime, le morti in auto sono cresciute di 1.595 unità. Il viaggio in motociclet­ta – le statistich­e sono sempre americane e il confronto è fatto sulle miglia percorse – è tremila volte più pericoloso che volare, mentre viaggiare in auto o in un camion lo è circa cento volte. Se questi numeri di decessi in aereo vi sembrano comunque tanti, dovreste prendere in consideraz­ione le altre cause di morte. Solo in Italia, nel 2012 (dati Istat) ci sono stati 363 morti per annegament­o e sommersion­e accidental­i, e

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