Vanity Fair (Italy)

LA GUERRA DELLE INFLUENCER

Per una che se ne va, come ESSENA O’NEILL, altre prosperano. E un ex youtuber avverte: «Non demonizzat­e i social network»

- Di GRETA PRIVITERA

ia l’eyeliner, via il fondotinta anti-imperfezio­ni. Con indosso una maglietta grigia l’australian­a Essena O’Neill, 19 anni, ha registrato in lacrime l’ultimo messaggio per i suoi seguaci: «Lascio i social media. È un mondo falso che mi ha reso infelice». In 17 minuti di video, la «regina di Instagram» spiega cosa c’è dietro ogni scatto perfetto (decine di pose), i soldi guadagnati per pubblicizz­are prodotti (da 300 dollari per una foto con un tè ai 2 mila per un abito), l’ossessione per i like. E chiede di seguirla sul nuovo sito letsbegame­changers.com.

V«A 12 anni sognavo di diventare una celebrity del web, oggi che lo sono ho perso me stessa». «Brava, siamo con te», hanno commentato i seguaci. Ma i suoi colleghi influencer, gli utenti con migliaia di follower, l’accusano di falsità. Paladine sul fronte del «viva i social media, abbasso Essena» ci sono due (ex) grandi amiche, le sorelle Nina e Randa (a destra, con la O’Neill), 200 mila follower su YouTube (ci tengono a precisare). Sono post adolescent­i con la passione per la musica, diventate star dopo un video in cui mostravano come curare i brufoli e, in viva voce così da poter far sentire a mamma, ci hanno detto: «Le parole di Essena sono una truffa, se avesse voluto lasciare i social non si sarebbe poi fatta un sito. Non è vero che il web è menzogna. Noi, per esempio, siamo sempre noi stesse e il pubblico lo sa. Ci seguono perché amano i nostri consigli e il nostro stile di vita».

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